Un fenomeno invisibile, del quale i media, ha lamentato la Marcasciano, forniscono un'immagine deviata e patologica. "Il dramma dei transessuali diventa tale solo perché così viene visto dal contesto sociale, che costruisce il suo edificio di esclusione sui tre pilastri della paura, della sicurezza e del decoro, distruggendo il concetto di accoglienza". "La prostituzione - ha aggiunto - non è un fine, ma un mezzo per superare la povertà. Bisogna restituire ai transessuali la consapevolezza di essere portatori di diritti, e la capacità di interagire liberamente con ciò che li circonda". Per le studiose Nikita Dhawan, dell'Università di Francoforte, e Maria do Mar Castro Varela, dell'Alice Solomon Hochschule di Berlino, lo sfruttamento della prostituzione femminile in Occidente ha origine nel colonialismo ed è legato ad una situazione di ingiustizia economica "che finisce col codificare anche le relazioni sociali e sessuali". L'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Ancona Gianni Fiorentini ha ricordato che il fenomeno delle vittime della tratta è in aumento, e che i tagli del Governo agli enti locali rischiano di annullare i percorsi di inclusione sociale messi in campo.
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