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lunedì 28 giugno 2010

Il GayPride bacia Napoli, avanti con i diritti

I napoletani partecipano alla manifestazione. Contestata Paola Concia per la continua sponsorizzazione verso Casa Pound

Almeno diecimila persone alla parata del gaypride e trentamila al concerto finale in piazza Plebiscito. Dietro lo striscione “Alla luce del sole” hanno sfilato gay, lesbiche, transessuali e anche alcuni gruppi cattolici e cristiani d'Italia. «La Napoli che oggi sta sfilando è quella della Resistenza, delle Quattro Giornate della solidarietà e dell'allegria - ha detto il sindaco Iervolino -. Napoli deve essere così, altrimenti non sarebbe la nostra città. È una gioia per tutti e soprattutto per i manifestanti che portano nel corteo valori semplici ma essenziali: rispetto dei diritti». Contestata la parlamentare del Pd Paola Concia, rea di sponsorizzare Casa Pound in una città che ha respinto l'insediarsi dei neofascisti. Molti i napoletani che hanno partecipato alla parate. Le transessuali le più festeggiate.

Le transessuali prima di tutto
Napoli partecipa diversamente rispetto altre città ad un evento del genere. Molti i caroselli che si sono formati sui balconi degli appartamenti che affacciavano sul percorso della sfilata. Molta la gente scesa in strada per salutare il passaggio dei carri. Bambini, uomini e donne impegnati a fotografarsi con chi ha legittimato alla luce del sole la propria sessualità. Le più gettonate le transessuali, spesso strattonate per una foto da conservare con un “oggetto del desiderio” occulto. Le ragazze si sono prestate fino allo sfinimento per le numerose messe in posa con padri di famiglia, venditori ambulanti, giovani ragazzi. Una strana fenomenologia le vuole avanguardia di una contemporanea evangelizzazione di tolleranza e diritti. Sono state desiderate alla luce del sole, con le donne scese dai vicoli hanno confabulato di cose che solo le donne sanno.

Paola Concia contestata
Dal corteo qualche slogan contro Paola Concia. La deputata del Pd è rea di sponsorizzare Casa Pound in numerose iniziative. In una città che ha respinto gli xenofobi del terzo millennio Paola Concia è poco gradita. «Ha incontrato a Roma quelli di Casa Pound, difendendo i loro diritti - afferma uno dei ragazzi - ma non ha voluto parlare con noi». «E dire - aggiunge Marzio, 29 anni - che dice di essere vicina alla nostra realtà». «Quelli di Casa Pound non ci riconoscono - conclude Antonella, 36 anni - Non può esserci dialogo tra chi parla con loro e noi».


La Iervolino e Lupo Alberto
Il sindaco di Napoli ha fortemente sostenuto il gaypride. Il supporto dato dall'amministrazione comunale alla manifestazione è stato notevole. Alla Iervolino provocatoriamente abbiamo chiesto se dopo tanti anni si fosse conciliata con Lupo Albeto, il fumetto anti aids al quale vietò la distribuzione quando era ministro dell'Istruzione nel governo Amato. «Era una operazione editoriale speculativa- ha ricordato oggi la Iervolino – mi battevo affinché ci fosse una completa informazione sull'educazione sessuale». Da allora, siamo cresciuti tutti un po'.

Di (alessandro di rienzo)
2010-06-27 10:03:19

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