Una ricerca sulla violenza contro gli omosessuali, realizzato dal Comune di Campinas nello Stato di San Paolo, mostra che in quella cittá la Polizia militare e le Guardie municipali figurano tra i principali aggressori della comunitá lgttb, formata da lesbiche, travestiti, transessuali e bisessuali. Secondo il documento, dal titolo Mapa da violência e discriminação lgttb, tra gennaio 2005 e il maggio scorso si sono verificate 290 aggressioni ai danni di omosessuali, di cui 51 commesse da membri forze dell’ordine.
In particolare, sono stati accertati 4 omicidi e 129 casi d’ingiuria e diffamazione – i reati piú ricorrenti – e risulta che le principali vittime (145 casi) sono i gay. Sono stati poi accertati 65 episodi di violenza fisica e, pur in misura minore, alcuni casi di divieto illegittimo di entrare in locali e di minacce. Risulta inoltre – secondo lo studio elaborato dal Serviço de proteção social especial à população lgbt (lésbicas, gays, bissexuais, travestis e transexuais) del Comune di Campinas – che 44 aggressioni fisiche o verbali sono state commesse in strada, e 23 dai capipattuglia.
Rilevante é inoltre il numero dei casi di violenza privata o intimidazione, commessi da commercianti o pubblici funzionari. Secondo Valdirene dos Santos, coordinatrice della ricerca, «i casi sono molto piú numerosi di quelli registrati, poiché molti, ancora, hanno paura di deunciare».
fonte:http://musibrasil.net/2010/06/polizia-e-caccia-al-gay/
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