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Lea è una stylist e una modella. È stata scelta da Riccardo Tisci, direttore creativo del marchio Givenchy, per posare nella nuova campagna 2010/2011. È in terapia, farmacologica e psicologica, da qualche tempo. E, a breve, farà l'intervento per il cambiamento di sesso.
L'operazione cambierà tutto?
«Avrà sentito mille volte i trans dire: "Con l'operazione finalmente diventerò una donna". Io non la penso così, sono realista. So che avrò una vagina ricostruita, che non è una vera vagina, so che l'esperienza del piacere femminile probabilmente non la vivrò, so che sui documenti sarò una donna e questo mi faciliterà la vita, o almeno lo spero. La scelta è tra essere infelici per sempre o provare a essere felice».
Ne ha discusso con i suoi genitori?«Quando ho iniziato la terapia ormonale che precede l'intervento ne ho parlato con mia madre che, a sua volta, ne ha parlato a mio padre. Con lui, direttamente, mai una parola. Sono separati, lui ha un'altra compagna, che io non ho mai conosciuto. Ci sentiamo ogni tanto al telefono e non ci vediamo più di una volta all'anno. "Come stai, tutto bene?". E finisce lì».
Che effetto fanno le terapie?
«Fanno uscire di testa! Il corpo cambia: spariscono i peli, cresce il seno, spuntano le curve. Ma gli effetti sull'umore sono terribili. Come essere una donna in sindrome premestruale permanente. Almeno, per me, è così. Ogni corpo e ogni storia sono diversi. Io sono fortunata. Nemmeno quando ero ancora un ragazzo avevo molta barba».
di Paola Jacobbi
L'articolo completo lo trovate sul numero 22/2010 di Vanity Fair, in edicola il 2 giugno.
fonte:http://www.style.it/news/le-notizie-del-giorno/2010/6/1/lea-io--trans-e-modella.aspx?%3Frefresh=ce
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