La 1332: storica sentenza antirazzista della Cassazione, Milano 1 giugno 2010. Con essa viene vietata ogni discriminazione in tema d’adozioni. L’antefatto: la procura della Cassazione, sollecitata da un esposto dell’associazione “Amici dei bambini”, mette all’indice la non disponibilità ad adottare bimbi di pelle nera o d’etnia non europea.
L’epicentro della vicenda è Catania con l’accoglimento - da parte del tribunale dei minorenni - dell’istanza di una coppia che si era dichiarata disponibile «all’accoglienza fino a due bambini, di età non superiore ai 5 anni senza distinzione di sesso e religione» ma «non disponibile ad accogliere bambini di pelle scura o diversa da quella tipica europea o in condizione di ritardo evolutivo». Il tribunale di Catania aveva dichiarato i coniugi «idonei all’adozione sino a due minori di nazionalità straniera che presentino le caratteristiche risultanti dalla motivazione».
Da qui il benemerito ricorso di Marco Griffini, presidente dell’associazione che ha presentato l’esposto, ritenendo che il decreto emesso dal tribunale contenesse «una palese discriminazione su base razziale nei confronti di minori di colore e d’etnia straniera a quelle presenti in Europa» (io trovo gravissimo però anche l’ignorato accenno al “ritardo evolutivo”!). La procura generale della Cassazione ha quindi deciso di sollevare a sua volta il caso di fronte alle Sezioni unite, chiedendo, come ha fatto il sostituto pg Aurelio Golia, l’accoglimento del ricorso. Ieri la sentenza della Suprema Corte: niente bimbi agli aspiranti genitori che vogliono un figlio di una determinata etnia.
Infatti la Cassazione ha dato ragione alla procura generale, aggiungendo che in questi casi il magistrato, non solo non deve convalidare decreti di adozione che contengono simili esclusioni discriminatorie, ma deve mettere in discussione la capacità stessa della coppia razzista a candidarsi per l’adozione in generale. Ben detto e fatto.
fonte:http://www.terranews.it/news/2010/06/la-cassazione-no-alle-coppie-razziste
Nessun commento:
Posta un commento