«Ribellione» nella famiglia McCain Moglie e figlia: «Sì ai matrimoni gay»



Entrambe protagoniste di una campagna contro il referendum che boccia l'unione tra omosessuali



WASHINGTON – Terremoto nel partito repubblicano. Cindy e Meghan McCain, la moglie e la figlia del senatore John McCain, il candidato alla Presidenza sconfitto da Barack Obama nel 2008, si stanno battendo a favore dei matrimoni gay. Entrambe si sono fatte fotografare con un enorme cerotto argenteo sulla bocca, con la scritta NOH8, «No alla Proposta 8». H8 fu il referendum tenuto dalla California, sempre nel 2008, che bocciò i matrimoni gay legittimati dalla Corte suprema dello stato. Di fronte all'inattesa presa di posizione della moglie e della figlia, che fecero la campagna elettorale con lui, John McCain è corso ai ripari. «Rispetto le loro opinioni» ha scritto in un breve comunicato «ma credo nella santità del matrimonio come unione tra l’uomo e la donna».

LE POLEMICHE - La ribellione di Cindy e Meghan alla politica ufficiale del partito sta suscitando accese polemiche. Dai sondaggi, la maggioranza degli americani è contraria ai matrimoni gay, un punto di forza per i repubblicani. Ma le due donne hanno deciso di attenersi ai propri principi. La prima a uscire allo scoperto è stata la figlia del senatore, sul proprio sito twitter, dove discute di problemi sociali. La madre la ha subito seguita, offrendosi come «poster lady» al gruppo NOH8 in California, che intende promuovere un contro referendum. «Sono orgogliosa di mia madre» ha commentato Meghan, che è una nota anti conformista. «È una donna coraggiosa. Nella mia generazione, molti sono per i matrimoni gay, ma nella sua lo sono pochi». L'intervento della moglie e della figlia nella delicata questione ha destato scandalo nel partito e potrebbe intaccare il prestigio di John McCain, che nelle ultime settimane è emerso come il critico più ascoltato del presidente Obama, e che è stato rivalutato dagli elettori nei sondaggi. Per i repubblicani, il no ai matrimoni gay è quasi un dogma. Vi si oppone persino l'ex vicepresidente Richard Cheney, che ha una figlia gay, da molti anni unita a una compagna. Non a caso, nel suo comunicato, il senatore ha osservato che al momento il Congresso deve discutere della ripresa economica, della lotta alla disoccupazione, della regolamentazione delle grandi banche prima dei matrimoni gay.

Ennio Caretto
21 gennaio 2010

fonte:http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_21/matrimoni-gay-caretto_16b315c2-0681-11df-a8ce-00144f02aabe.shtml

Commenti

Post popolari in questo blog

Bodybuilder transessuale partecipa a concorsi prima come uomo, ora come donna.

Miss Italia Trans 2010. È Marika D'Amico, 32 anni, fiorentina

veronika