Burqa e niqab a rischio


La Francia si prepara a vietare l'uso del burqa e del niqab nei luoghi pubblici. Offende i valori nazionali francesi. Questa la conclusione a cui è giunta dopo mesi di lavoro la Commissione di studio istituita dal Parlamento e presieduta dal deputato comunista André Gerin. Sia il burqa che il niqab coprono interamente il volto della donna, rendendone impossibile il riconoscimento. I due indumenti, se la proposta venisse accettata, saranno vietati nelle scuole, negli ospedali, negli uffici statali e sui mezzi di trasporto pubblico. Anche per poter guidare, sarà necessario togliersi il velo.

Nonostante le polemiche e le discussioni, la decisione della Commissione parlamentare sembrava scontata. Proprio ieri sera il presidente Sarkozy aveva “affittato” buona parte del principale telegiornale francese per cercare di porre freno alla caduta libera che lo vede affondare nei sondaggi. Il difficile periodo economico, la disoccupazione, le promesse non mantenute, gli stipendi da capogiro dei manager pubblici e privati hanno affossato la popolarità del capo dell'Eliseo che deve riconquistare la fiducia dei propri elettori. “Non possiamo accettare nel nostro Paese – aveva detto Sarkozy nei giorni scorsi - delle donne prigioniere dietro una griglia. Non è questa l'idea che la Repubblica francese si fa della dignità della donna”. Sulla questione, però, ci sarà ancora molta da dibattere.

Il testo redatto dalla Commissione, che contiene 18 raccomandazioni di vario genere, si pronuncia a favore di una risoluzione parlamentare del valore simbolico e non giuridicamente vincolante. Una sorta di orientamento generale, un principio guida a cui far riferimento a seconda delle singole situazioni. Questo spiegherebbe anche perché gli esperti, incaricati di redigere il rapporto dal Parlamento, in caso di violazione della regola non avrebbero previsto conseguenze penali. Chi indossa il burqa o il niqab nei luoghi pubblici, potrebbe semplicemente vedersi rifiutare il servizio richiesto o costretto a fare a meno dei trasporti pubblici. Un divieto assoluto del velo integrale potrebbe mettere a repentaglio diritti fondamentali sanciti da una delle prime e più moderne costituzioni degli stati europei, come appunto è quella francese. Da sempre modello teorico, studiato e analizzato nelle aule dei principali atenei di diritto.

La Francia, da sempre nazione poco incline alla sensibilità religiosa, confermerebbe la propria laicità e il divieto potrebbe aprire un nuovo corso in Europa. Sono tanti i Paesi dell'Unione alle prese con la questione del velo. Austria, Danimarca e Olanda sembrano orientati per il divieto, così come l'Italia. E' in particolare la Lega a chiedere che alle donne islamiche non sia concesso di indossare il burqa in pubblico, in quanto ne rende impossibile l'identificazione. Germania, Inghilterra e Belgio hanno preferito non ricorrere a una legge nazionale, ma affidarsi a singole ordinanze o provvedimenti emessi dai singoli lander e comuni.


di:Benedetta Guerriero

fonte:http://it.peacereporter.net/articolo/19937/Francia.+Burqa+e+niqab+a+rischio

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