Italia: tra immigrati ed emigrati

I dati Eurostat rivelano che l'Italia è seconda solo ai romeni per numero di emigrati nei diversi Paesi dell'Ue.

Foto Italia: tra immigrati ed emigrati

Quando un uomo non riesce a vivere di quello che la sua terra gli offre è costretto a migrare. C'è chi parte con l'intento di metter da parte un buon gruzzoletto per poter poi tornare e ricominciare e chi, stufo, lascia invece il Paese per non tornarci più.
La maggior parte degli italiani che non sono più tornati li troviamo oggi in Belgio. Qui, secondo i dati Eurostat (Ufficio Europeo di Statistica), vi è la più grande comunità italiana di emigrati.

Nei primi dieci anni del nuovo millennio, il flusso migratorio avviatosi tra il XIX e XX secolo è notevolmente diminuito, ma non si è fermato. Sempre i dati Eurostat mostrano che nel 2008 il 37% degli stranieri che vivevano in uno dei Paesi dell'Unione Europea erano cittadini di un altro Stato comunitario e l'Italia ne rappresentava ben l'11% (1,3 milioni di individui). Più numerosi di noi, solo i romeni con il 15% (1,7 milioni di emigrati), terza, invece, ma di poco, la Polonia con 1,2 milioni di residenti in paesi dell'Ue (11%).

L'Italia, che in questi ultimi anni sta sollevando sempre più il problema dell'immigrazione, risulta ancora oggi, essere una delle principali fonti di emigrati e mete di emigranti. Dalla metà del 1800 il Bel Paese ha dovuto affrontare diversi flussi migratori, dettati dalla povertà in cui molte aree versavano e la ricerca di un riscatto dopo anni di sofferenza causati dalle guerre. Nel 1876, i primi dati sull'emigrazione redatti dalla Direzione Generale di Statistica contavano già 14 milioni di persone in partenza.

La maggior parte di queste abbandonavano terre del settentrione, in particolare quelle venete, piemontesi e friulane, con destinazione Stati Uniti o Sud America. Diverse, invece, le mete raggiunte dalla seconda ondata migratoria, iniziata verso la metà del XX secolo. I paesi presi d'assalto erano quelli europei, tra cui la Francia, la Svizzera, la Germania e, appunto, il Belgio.

Ci scordiamo troppo spesso che siamo stati per decenni il paese che, più di tutti, ha cercato fortuna altrove, e ci lamentiamo oggi del forte fenomeno di immigrazione che ci colpisce, senza sapere che non siamo nemmeno il Paese che soffre di più questa piaga. È, infatti, la Germania ad aver avuto il primato nel 2008 per il numero di residenti stranieri nel suo territorio, contandone 7,3 milioni. Seguono Spagna (5,3 milioni), Regno Unito (4milioni) e Francia (3,7 milioni). Quinta l'Italia con 3,4 milioni di stranieri di cui il 18,2% romeno, l'11,7% albanese e il 10,7% marocchino.

Eleonora Bracalenti
fonte:http://www.progressonline.it/index.php?livello=Home&sezione=1&articolo=2652&lang=it

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