Niente unioni civili, almeno per adesso, in Ungheria. Nel 2009 doveva entrare in vigore la nuova legge sulle convivenze registrate approvata quest’anno dal Parlamento, ma la Corte Costituzionale l’ha cancellata, perché riguardava anche le coppie eterosessuali, che già hanno il diritto di sposarsi.
Per la Corte, la convivenza sancita dalla legge non differisce di fatto dal matrimonio, che è tutelato dalla Costituzione; però i giudici hanno aggiunto, pilatescamente, che può essere legittima la convivenza fra omosessuali, che non si possono sposare.
Niente paura però: a Budapest governano i socialisti, quelli veri non alla Del Turco, e il portavoce del governo ha già detto che il premier Gyurcsany ha chiesto al ministro della Giustizia di preparare un nuovo testo; anche i liberali hanno annunciato una nuova legge, solo per i gay.
Questi sono i paesi civili
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