L'opinione pubblica è sconcerta.
"E' una soap che danneggia l'Islam" tuona il 30enne Motassem, secondo quanto riporta la stampa locale. Il programma intanto sta riscuotendo grande successo. "E' così raro trovare scene di questo tipo sulla tv siriana", afferma Rouba, dermatologa di 50 anni. "La domanda che mi sono posta durante i primi episodi è stata: si tratta davvero di un programma siriano?", chiede Najiba dicendo di apprezzare il modo di dipingere una società che lei considera dominata dai "soldi e dall'ipocrisia".Ma non mancano critiche contro la soap dal mondo religioso musulmano, in particolare da Ramadan al-Buti, che ha chiesto di sospenderne la trasmissione ed ha invitato i fedeli a boicottare il programma. Il regista Najdat Anzur però si difende: "offro un forum per i moderati" sostiene respingendo la accuse di danneggiare l'Islam. La serie è attualmente trasmessa dalla tv satellitare pubblica siriana e dal canale libanese Al-Mustaqbal. In Siria, paese a larga maggioranza musulmana ma laico in base alla sua Costituzione, le autorità incoraggiano una versione moderata e apolitica dell'Islam.
Fonte:http://www.nea-agora.com/news.php?extend.4704
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