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sabato 25 settembre 2010

Pregiudizi contro gay e transessuali al centro di un dibattito al Festival della Salute


"Aiuto mamma, questa sedia è gay", è la frase pronunciata da una bambina per far capire alla sua mamma che la sedia era rotta: pregiudizi contro gay e transessuali al centro di un dibattito al Festival della Salute in corso a Viareggio a cui ha preso parte anche l’ex Gf Gabriele Belli. E negli ospedali toscani il 20 per cento degli operatori sanitari dichiara di aver visto prendere in giro qualcuno in reparto per il suo orientamento sessuale.

Una frase che la dice lunga, e a pronunciarla è stata una bambina che, con il termine “gay” intendeva far capire alla sua mamma che quella sedia era rotta.
L’episodio è stato riportato dalla psicologa Margherita Graglia, intervenuta oggi a un convegno organizzato da Arcigay al Festival della Salute in corso a Viareggio e dedicato a “Orientamento sessuale e identità di genere”. “E’ una frase emblematica del gravissimo errore che purtroppo viene commesso spesso - ha spiegato la dottoressa Graglia - e cioè l’associazione di un comportamento non eterosessuale a elementi negativi”.
Purtroppo quella bambina è in buona compagnia, e il pregiudizio e le discriminazioni verso le persone gay, lesbiche, transgender e transessuali continuano ad essere dominanti.
È l’allarme lanciato all’unisono dai relatori intervenuti al convegno: tra gli altri Fabianna Tozzi Daneri, presidente nazionale associazione Trans Genere (“Ricordiamoci anche l’Italia ha il primato di persone uccise per odio transfobico. Una società non inclusiva è la vera malattia”), Domenico Di Ceglie, psichiatra e ricercatore a Londra e Sergio Ardis , coordinatore del Comitato Etico Locale USL 2 di Lucca.
Proprio il dottor Ardis ha raccontato i poco confortanti risultati di un sondaggio compiuto tra 1200 operatori sanitari di vari ospedali delle province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Livorno dal quale è emerso che, anche negli ambienti sanitari, l’orientamento sessuale è uno stigma. Un esempio: 1 intervistato su 5, il 20 per cento, ha dichiarato di aver visto prendere in giro qualcuno per l’orientamento sessuale all’interno del proprio reparto: “E il numero di intervistati è relativamente esiguo, immaginiamoci dunque su larga scala quante sono le persone discriminate”.
Al convegno ha partecipato anche l’ex Grande Fratello Gabriele Belli, presidente dell’associazione a tutela dei diritti LGBT “We Have a Dream”.

Fonte:
Ufficio Stampa Festival della Salute
Giulia Righi
Fonte:http://www.italia-news.it/salute-c13/pregiudizi-contro-gay-e-transessuali-al-centro-di-un-dibattito-al-festival-della-salute-46960.html

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