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giovedì 30 settembre 2010
2 agenti avrebbero abusato di una trans e di una nigeriana
Stupri al Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di via Corelli. Due poliziotti sono finiti nel mirino della Procura con l’accusa di aver violentato una transessuale brasiliana e una giovane nigeriana. Entrambe le inchieste sono coordinate dal pm Marco Ghezzi che ha appena chiesto il processo per gli ispettori coinvolti. Il primo fascicolo ha preso il via da una serie di accertamenti su una casa chiusa in zona Cenisio di proprietà di una sudamericana che si sarebbe divisa i proventi della prostituzione di alcune trans con un agente poi accusato di aver obbligato la trans brasiliana reclusa nel cie a concedersi per un rapporto orale. Per lui, finito in carcere a giugno, è stato chiesto e disposto il processo con rito immediato sulla base dell’evidenza delle prove. È accusato di violenza sessuale aggravata, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, della prostituzione e molestie ai danni di altri stranieri. La seconda indagine è nata dalla denuncia della nigeriana che, durante il processo per la rivolta a Corelli dell’agosto 2009, ha raccontato di essere stata palpeggiata da un poliziotto, dopo che si era intrufolato nella sua stanza. L’aggressione è stata confermata da una connazionale della donna, ma non da un’operatore della Croce rossa che secondo le due straniere sarebbe addirittura intervenuto per interromperla. In questo caso il giudice dovrà fissare l’udienza preliminare.
di Anna Bernasconi de Luca
Fonte:http://www.ultimenotizie.tv/notizie-di-cronaca/notizie-milano/2-agenti-avrebbero-abusato-di-un-trans-e-di-una-nigeriana.html
Mestre. Rissa finisce con l'omicidio di un 22enne: iniziata per apprezzamenti a trans
La rissa, sfociata in omicidio, è avvenuta questa notte in un bar di Mestre. Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile della Questura di Venezia, due bengalesi avrebbero fatto apprezzamenti sui trans scatenando una discussione animata con un romeno e un marocchino. Alterati dall'alcool i quattro avrebbero alzato sempre più la voce e un bengalese, Juel Dhali, di 22 anni, e un romeno, Ioan Miculaiciuc, di 22, sono venuti alle mani all'esterno del locale. Il romeno avrebbe tirato un pugno al collo del bengalese che è caduto a terra pesantemente battendo la testa, morendo pressoché all'istante.
Scattato l'allarme, in pochi attimi sono arrivati gli agenti delle volanti che hanno bloccato poco distante il romeno, in carcere con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale mentre il Questore sta valutando l'ipotesi della chiusura temporanea del bar gestito da cinesi per irregolarità nella mescita di alcolici.
Fonte:http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=120719&sez=NORDEST
Due ragazzi filmano di nascosto un loro compagno di scuola in camera con un uomo e pubblicano il video su Internet. Lui si getta da un ponte.
Uno studente della Rutgers University si è tolto la vita dopo che due compagni di classe hanno filmato e poi postato un video sulla sua vita sessuale su internet. Si tratta di Tyler Clementi, una matricola a Rutgers. Mercoledì scorso ha lasciato il portafogli sul ponte George Washington e si è lanciato nel fiume Hudson.
GUSTI SESSUALI SUL WEB – Nel video pubblicato su Internet erano state mostrate le sue preferenze sessuali. Tyler, 18enne, ha scritto un messaggio di addio sulla sua pagina di Facebook prima di suicidarsi. Nel suo ultimo post, datato 22 settembre, pubblicato alle 20,42 si legge: “Salto del GW (George Washington) ponte”. Almeno due persone lo ha visto in piedi sul lato sud del ponte a circa pochi minuti dopo il messaggio. “Tyler era un bravo giovane, e un musicista raffinato. La famiglia ha il cuore spezzato di là delle parole. E chiede di poter piangere la loro perdita. I familiari vogliono che la loro privacy in questo momento doloroso venga rispettata da tutti“, ha fatto sapere Paolo Mainardi, l’avvocato della famiglia.
FILMATO DI NASCOSTO - Dharun Ravi e Molly Wei sono stati arrestati con l’accusa di cyber-voyeurismo per lo streaming di un incontro sessuale di Clementi pubblicato su Internet. Non è stato difficle risalire ai responsabili del video. Ravi aveva postato su Twitter un messaggio che diceva che un compagno di camera aveva chiesto la stanza fino a mezzanotte, di essere andato nella camera di Molly per prendere la video camera e di aver scoperto Clementi in intimità con un uomo. Il messaggio su Twitter è stato postato il 19 settembre, il giorno prima del suicidio semplice Clementi. Ravi e Molly, entrambi di 18 anni, sono stati accusati di due capi ogni violazione della privacy. Ravi è stato anche accusato per aver tentato di organizzare la messa in onda di una seconda sessione del video, il 21 settembre. La coppia rischia fino a cinque anni di prigione. Un gruppo di Facebook creato memoriale in onore di Clementi ha già centinaia di membri, molti dei quali sono compagni della Ridgewood High School nel New Jersey, che Clementi ha frequentato fino alla scorsa primavera.
Fonte:http://www.giornalettismo.com/archives/85171/gay-suicidio-amici-filmano-web/
martedì 28 settembre 2010
India. Attore viene cacciato dalla famiglia per un bacio gay in un film.
Yuvraaj Parasher ha recitato nel film “Dunno Y … Na Jaane Kyun” considerato la risposta locale a “I segreti di Brokeback Mountain”. Come nel film americano, Yuvraaj nterpretava un ruolo gay e per la prima volta, c’è anche stato un bacio con un altro uomo. Una scelta che gli è costata cara: l’attore infatti è stato buttato fuori casa dalla sua famiglia e ripudiato dal padre che e intenzionato a rivolgersi al tribunale per tagliare ogni legame con il proprio figlio:
“Sua madre è devastata. Siamo una famiglia rispettata e sono sconvolta che lui abbia interpretato il ruolo di un omosessuale. Abbiamo chiuso. Tutti i sogni e le speranze che avevamo costruito intorno a lui sono finiti. Per un semplice ruolo in un film ha perso tutti i rapporti. Non vogliamo più vedere la sua faccia… non fino a quando siamo vivi!”
Fonte:http://www.notiziegay.com/?p=57419
Retata di gay a Pechino in vista del Primo ottobre
Dozzine di gay sono stati fermati a Pechino in una retata in vista della festa nazionale del primo ottobre. Lo ha denunciato Guo Ziyang, organizzatore del Gruppo di Lavoro Gay di Pechino.
"Domanica, almeno 80 persone erano state fermate, identificate e fografate, prima di essere rilasciate", ha riferito. Secondo la polizia cinese, la retata faceva parte di un'attività di routine.
lunedì 27 settembre 2010
Spagna.: Campagna di sensibilizzazione " mio figlio .... potrebbe essere gay ... "
Questa campagna ha lo scopo di attirare l'attenzione e la sensibilizzazione delle famiglie per essere a conoscenza che ogni famiglia può avere un figlio gay , eppure la maggior parte dei padri e le madri non sono a conoscenza di questa possibilità, inconsciamente presuppongono l'eterosessualità dei loro figli.
Nell'anno passato, sono stati distribuiti manifesti in tutte le scuole pubbliche. Dalle Associazioni per le Famiglie e la diversità, scuole pubbliche della provincia di Granada, al fine di sensibilizzare gli insegnanti ed i genitori che visitano le scuole.
Questa campagna è sostenuta dal governo andaluso, e che dovrebbe ispirarne simili ovunque, in altre province e in altri paesi .
Fonte:http://www.agmagazine.info/2010/09/22/campana-de-sensibilizacion-mi-hijo-quizas-sea-gay/
Messico: attacchi omofobici a una adolescente transgender.
Periódico La Jornada
Domenica 26 settembre, 2010 , p. 38
Dopo le dichiarazioni omofobe dei Cardinale Juan Sandoval Iniguez e Norberto Rivera, anche del portavoce dell'Arcidiocesi del Messico, Hugo Valdemar , gli attacchi contro i gruppi di difesa della diversità sessuale sono aumentati , ha detto Arianna Alfaro, portavoce della associazione civile trasformazione , che riunisce uomini e donne transessuali.
Il più recente di questi atti di violenza avvenuti Giovedi scorso, quando una donna minorenne transessuale , il cui nome non è stato rilasciato per motivi di sicurezza , è stata aggredita da una coppia di uomini nell'albergo dove viveva da pochi mesi.
Si e presentata alla polizia per fare denuncia al procuratore, l'adolescente è stata presa in giro , persino dai suoi assalitori , che erano lì a minacciare lei.
Fonte:http://www.jornada.unam.mx/2010/09/26/index.php?section=sociedad&article=038n2soc
Attivista crea canale YouTube per la causa gay
L'attivista gay Dan Savage, ha creato un Canale You Tube, per incoraggiare le giovani vittime di pregiudizi a denunciare e testimoniare pubblicamente .
Secondo Savage , l'idea per creare il canale è venuta dopo il suicidio del giovane Billy Lucas , vittima di bullismo .
In tutto, 24 interviste sono ora disponibili nel canale , tra cui alcune celebrità, come il blogger Perez Hilton . Oltre il canale, Savage tiene un blog e un podcast in cui commenta le notizie relative alla causa gay.
Se sei gay, lesbica, bi o trans, e che tu abbia mai letto su questo ragazzino Billy Lucas e pensi: " Cazzo, vorrei poter aver detto che c'è di meglio ", questa è la tua occasione . Non possiamo fare nulla per Billy, ma ci sono un sacco di altre Billys là fuori, altri ragazzi LGBT disperati che sono vittime di prepotenze e vessazioni , i bambini che non pensano di avere un futuro, che noi possiamo aiutare......
Per saperne di più sul c'è di meglio progetto , in Savage Love , qui: http://bit.ly/bYtxBd
Fonte:http://www.thestranger.com/seattle/Video?oid=4943920
sabato 25 settembre 2010
Brasile: 24 ore di combatti l'omofobia.
Alexandre Ivo Rajão, aveva 14 anni, è stato ucciso il Lunedi, 23/06/2010 a Sãn Gonçalo-RJ. Stato torturato crudelmente. L'adolescente era collegato a un gruppo di volontariato LGBT. Nel rapporto emesso dalla polizia, dice che venne ucciso da:
1 - asfissia meccanica;
2 - impiccato con la sua camicia;
3 - con gravi lesioni al cranio, probabilmente causato da attacchi con le pietre, pezzi di legno e ferro.
Il suo corpo è stato lasciato in un deserto.
La polizia a subito detto che il crimine era stato commesso da skinhead , motivati da intolleranza del orientamento sessuale. Tre sospetti sono stati arrestati.
Questo è uno dei casi più eclatanti di violenza omofobica in tempi recenti in Brasile.
Fonte:http://www.midiaindependente.org/pt/blue/2010/09/476777.shtml
Pregiudizi contro gay e transessuali al centro di un dibattito al Festival della Salute
"Aiuto mamma, questa sedia è gay", è la frase pronunciata da una bambina per far capire alla sua mamma che la sedia era rotta: pregiudizi contro gay e transessuali al centro di un dibattito al Festival della Salute in corso a Viareggio a cui ha preso parte anche l’ex Gf Gabriele Belli. E negli ospedali toscani il 20 per cento degli operatori sanitari dichiara di aver visto prendere in giro qualcuno in reparto per il suo orientamento sessuale.
Una frase che la dice lunga, e a pronunciarla è stata una bambina che, con il termine “gay” intendeva far capire alla sua mamma che quella sedia era rotta.
L’episodio è stato riportato dalla psicologa Margherita Graglia, intervenuta oggi a un convegno organizzato da Arcigay al Festival della Salute in corso a Viareggio e dedicato a “Orientamento sessuale e identità di genere”. “E’ una frase emblematica del gravissimo errore che purtroppo viene commesso spesso - ha spiegato la dottoressa Graglia - e cioè l’associazione di un comportamento non eterosessuale a elementi negativi”.
Purtroppo quella bambina è in buona compagnia, e il pregiudizio e le discriminazioni verso le persone gay, lesbiche, transgender e transessuali continuano ad essere dominanti.
È l’allarme lanciato all’unisono dai relatori intervenuti al convegno: tra gli altri Fabianna Tozzi Daneri, presidente nazionale associazione Trans Genere (“Ricordiamoci anche l’Italia ha il primato di persone uccise per odio transfobico. Una società non inclusiva è la vera malattia”), Domenico Di Ceglie, psichiatra e ricercatore a Londra e Sergio Ardis , coordinatore del Comitato Etico Locale USL 2 di Lucca.
Proprio il dottor Ardis ha raccontato i poco confortanti risultati di un sondaggio compiuto tra 1200 operatori sanitari di vari ospedali delle province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Livorno dal quale è emerso che, anche negli ambienti sanitari, l’orientamento sessuale è uno stigma. Un esempio: 1 intervistato su 5, il 20 per cento, ha dichiarato di aver visto prendere in giro qualcuno per l’orientamento sessuale all’interno del proprio reparto: “E il numero di intervistati è relativamente esiguo, immaginiamoci dunque su larga scala quante sono le persone discriminate”.
Al convegno ha partecipato anche l’ex Grande Fratello Gabriele Belli, presidente dell’associazione a tutela dei diritti LGBT “We Have a Dream”.
Fonte:
Ufficio Stampa Festival della Salute
Giulia Righi
Fonte:http://www.italia-news.it/salute-c13/pregiudizi-contro-gay-e-transessuali-al-centro-di-un-dibattito-al-festival-della-salute-46960.html
Luana, la regina delle trans di Rio, in mostra a Torino
di Roberto Schinardi
Al Turin Photo Festival, dal 30 settembre al 3 ottobre, il saggio di Pedro Stephan "Luana Muniz, la Regina della Lapa" sulla trans più temuta di Rio, personaggio eccentrico tra realismo e glam.
A Rio de Janeiro, se fai il nome di Luana Muniz, fai tremare le pareti. Nel suo ambito, è come citare il boss del quartiere che è diventato il padrone del mondo. Transessuale, impresaria, produttrice culturale, più volgarmente ‘pappona’ delle ‘sue’ trans, Luana Muniz controlla l’intero mercato della prostituzione gender di Rio ma in realtà è molto di più. È un personaggio postmoderno, dalla vita avventurosa, sempre borderline, pronta a flirtare pericolosamente con la criminalità più dura ma in realtà mossa dalla nobile causa di proteggere i suoi simili, la popolazione più a rischio delle favelas brasiliane, quella destinata al marciapiede nella migliore delle ipotesi, se riesce a non venire ammazzata da un parente prima di diventare maggiorenne. La chiamano "La Regina della Lapa", il quartiere più vivace di Rio. E così dicono tutto. Il suo nome va pronunciato a bassa voce, non si sa mai.
Occhi di giada, penetranti e giudicanti, incastonati in un corpo statuario da sballo. Un incedere maestoso, una personalità decisa, sicuramente una presenza che non lascia indifferenti.
L’occasione per conoscere il misterioso mondo di Luana Muniz sarà il Turin Photo Festival che si terrà dal 30 settembre al 3 ottobre nel capoluogo piemontese nell’edificio dell'ex Manifattura Tabacchi, ribattezzata "Città della Luce", in Corso Regio Parco 134/H.
Nel focus dedicato alla produzione brasiliana, il fotografo e giornalista Pedro Stephan, collaboratore di "Têtu" e "Siegessäule", molto attivo nell’associazionismo gay e autore di varie campagne per la prevenzione contro l’Aids, presenta "Luana Muniz, la Regina della Lapa", saggio fotografico dedicato a questo eccentrico animale metropolitano, dal corpo in continua mutazione, inondato di tatuaggi, "una mappa e un territorio" in inquieto divenire, come direbbe Houellebecq.
Senza infingimenti e con un realismo insolito, mescolato a un tocco glam che le dona un’aura da diva, Stephan ci presenta Luana nel suo ambiente naturale, il marciapiede, insieme agli amici/nemici di sempre, in posa come una star hollywoodiana o pronta a darsi sul luogo di lavoro in modo spiccio, senza mezzi termini.
L’opera di Stephan ha debuttato al festival internazionale FotoRio 2009, ottenendo grande successo alla Galleria LGC d’Arte Contemporanea. È il secondo saggio del 2010 che l’autore brasiliano ha dedicato al tema glbt, dopo la mostra queer "Fra Amici & Amori – Spazi di socializzazione glbt di Rio" allestita a luglio presso la galleria madrilena "Spazio F". Secondo il critico Marco Bonisson, "il transgender è un tema quasi sconosciuto nella fotografia brasiliana, è un tabù, pur essendo evidente e costante nella forma del nostro quotidiano. La fotocamera rivela il campo occulto di un mondo che sappiamo esistere ma che si conosce poco per lo stigma del ripudio, del pregiudizio e della battuta travestita di paura”.
Fonte:http://www.gay.it/channel/arti/30544/Luana-la-regina-delle-trans-di-Rio-in-mostra-a-Torino.html
mercoledì 22 settembre 2010
Fiaccolata contro omofobia e transfobia - Milano 21.9.2010
martedì 21 settembre 2010
"Animae Dimidium Meae"l'essere transessuale.
Animae Dimidium Meae - Il Film from Alessandro Nardone on Vimeo.
Diretto da: Alessandro Nardone e Federica Caglioti
Dall'omonimo racconto di: Federica Caglioti
Sound Design: Maurizio Bergmann
Attore: Mirto De Leonardis
Voce: Giorgia Visani
Animae Dimidium Meae cerca di scavare l'animo umano, in particolare la dicotomia che lega il corpo maschile al più profondo dei conflitti interiori, l'essere transessuale.
Il corto tenta di aprire una finestra sul mondo delle trans, la loro vita davanti lo specchio e dietro
gli occhi dell società.
Ha la pretesa di scalfire quella superficialità con cui spesso vengono presentate, troppo spesso stereotipate nei media tradizionali, come la televisione.
Tentando di riscoprirle in una veste nuova, più introspettiva, meno banalizzata e volgare del solito.
Gay si baciano su una panchina, picchiati
Fonte:http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/09/21/visualizza_new.html_1761249196.html
Giovanardi shock sulle adozioni gay "Esploderebbe il commercio di bimbi"
di MARCO PASQUA
LE ADOZIONI ai gay? Nei Paesi in cui sono consentite hanno fatto "esplodere la compravendita di bambini e bambine". Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega alla famiglia, parlando a nome del governo, boccia l'ipotesi che, anche in Italia, si possa dare la possibilità alle persone omosessuali di adottare bambini. E l'esponente del Pdl si spinge fino a puntare il dito contro quei Paesi in cui queste adozioni sono state conquistate grazie alle battaglie del movimento Glbt. "Là dove le adozioni da parte di coppie gay sono consentite, come negli Usa, ma anche in Brasile - attacca Giovanardi - è esplosa la compravendita di bambini e bambine. E' una cosa che almeno con questo Governo non consentiremo mai e che voglio qui denunciare". Immediata la replica dell'Arcigay e di altri esponenti dell'associazionismo omosessuale, tutti concordi nel chiedere le sue dimissioni. Paola Concia, deputata del Pd, valuterà nelle prossime ore se esistano i presupposti legislativi per "avanzare una mozione di sfiducia" nei suoi confronti.
Giovanardi, che parla ai microfoni della trasmissione KlausCondicio, cita a supporto della tesi che pone in correlazione adozioni gay e compravendita di bambini il caso di due Paesi, senza però fare riferimento ad alcuna statistica o documento ufficiale: "E' quello che sta avvenendo negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove si possono comperare i fattori della produzione. Il fenomeno si può far rientrare all'interno del meccanismo del mercato, ma come a volte accade, in questo caso, non mi sembra ci siano grandi prospettive per la nostra società". Per Giovanardi, "imporre a un bambino adottato due genitori dello stesso sesso significa fare loro violenza psicologica. Il fatto che ci siano alcune famiglie eterosessuali in cui ci sono stati episodi di violenza o di cattiva educazione non vuol dire che la famiglia normale sia fonte di violenza e di maltrattamenti, come afferma Luca Barbareschi. Un bambino ha il diritto di crescere in un contesto dove una figura paterna e materna sono complementari fra di loro e garantiscono al bambino una crescita equilibrata. Togliere questo diritto al bambino è fare una violenza sul bambino stesso. Si crea un diverso dagli altri, lo si candida all'infelicità".
"Le sue parole sono un nuovo segno di pressapochismo, ignoranza e violenza omofoba e in un Paese normale dovrebbero avere come unica conseguenza le dimissioni dal ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - gli risponde subito Paola Concia, che parla di "bacchettonismo retrogrado" - Non è ammissibile che un rappresentante del governo discrimini un'intera categoria di cittadini e cittadine, in totale spregio e palese violazione della carta Costituzionale. A Giovanardi vorrei rivolgere l'invito a incontrare le tante famiglie arcobaleno che già oggi esistono in Italia, formate da genitori coraggiosi che si impegnano a creare un progetto di famiglia, pur in assenza, nel nostro Paese, di qualunque forma di tutela giuridica. Atteggiamenti come quelli del sottosegretario - conclude la deputata democratica - non fanno altro che rinfocolare il clima di intolleranza omofoba che opprime l'Italia, creando i presupposti delle tante violenze di cui ogni giorno sono vittime gay, lesbiche e transessuali". Il collega di partito Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd, ricorda come "le ricerche e gli studi condotti dalle più importanti associazioni scientifiche internazionali, dall'American Psychological Association all'American Academy of Pediatrics, hanno ribadito a più riprese che i bambini nati e cresciuti in famiglie omogenitoriali non corrono alcun rischio specifico. Se Giovanardi avesse impiegato il suo tempo a studiare come si conviene a un rappresentante del governo anziché blaterare a vanvera saprebbe che l'unico problema di questi bambini è la discriminazione che viene loro inflitta dagli ignoranti e dai dilettanti della politica come Giovanardi".
Tra i primi a chiedere le sue dimissioni, l'Arcigay, secondo cui "Giovanardi semina odio. Le sue dichiarazioni sconsiderate su genitorialità e adozione gay - dice il presidente nazionale Paolo Patanè - dimostrano che il sottosegretario rappresenta un imbarazzo per le istituzioni, un problema per i cittadini italiani e anche un pericolo per se stesso. Giovanardi imbarazza le istituzioni perché mente spudoratamente cianciando di una presunta compravendita di bambini e bambine in Usa e in Brasile. Queste accuse, prive di qualunque fondamento a Paesi che democraticamente si sono dotati di legislazioni d'avanguardia, non possono essere lasciate cadere con leggerezza". Richiesta di dimissioni che trova d'accordo Aurelio Mancuso, storico militante Glbt: "Da cattolico, le sue dichiarazioni mi fanno rabbrividire. Il senatore parla di Stati Uniti e Brasile, ma si tratta di ricerche sconosciute alla sociologia mondiale. E' un orco sociale che ogni tanto esterna la sua reale indole di persona che coltiva il pregiudizio come atteggiamento politico permanente". Imma Battaglia, presidente di DìGayproject, definisce Giovanardi un esponente politico che "sembra voler usare l'odio verso i gay per costruirsi un'immagine di moralità pubblica".
La scorsa estate, fece discutere l'iniziativa di Cristiano de Eccher, senatore del Pdl, che presentò un'interrogazione parlamentare per chiedere "se e in che modo il Presidente del Consiglio dei ministri intenda intervenire per regolamentare, senza equivoci di sorta, la delicata materia", dei genitori gay. Il senatore riportò anche dei dati Arcigay, secondo i quali in Italia il "17% dei gay e il 20% delle lesbiche avrebbero figli nati da precedenti relazioni o da procedimenti di inseminazione artificiale, per un totale di 100.000 bimbi che vivono in seno a coppie dello stesso sesso".
(20 settembre 2010)
Fonte:http://www.repubblica.it/politica/2010/09/20/news/giovanardi_adozioni_gay-7260297/
Lady Gaga.«La "Don't Ask Don't Tell" è un errore, è ingiusta è contro tutto quelli per cui ci battiamo da americani»
Lady Gaga ha infiammato un raduno per i diritti degli omosessuali a Portland, in Maine, chiedendo al Senato di abolire la contestata legge "Don't Ask Don't Tell".
“Sono qui per essere una voce per la mia generazione. Non é la voce della generazione dei senatori che votano, ma quella dei giovani di questo paese, la generazione segnata da questa legge. E’ una legge che viola le nostre libertà civili; é una legge iniqua che rende più forte il pregiudizio. Sono qui per chiedere ai senatori di abrogarla e di combattere l’ostruzionismo del senatore McCain. Sono 14mila gli americani congedati dalle forze armate a causa di questa legge. E 400 i soldati sotto l’amministrazione del presidente Obama”.
Il suo impegno contro le discriminazioni è da sempre palese, dopotutto non poteva scegliere un argomento più popolare e condivisibile per far puntare ancor più su di se i riflettori la nostra Stefani Joanne Angelina Germanotta. La cantante ha registrato un video messaggio che spopola su YouTube, come ogni sua nuova dichiarazione .
Vladimir Luxuria si sposa
Fonte:http://video.excite.it/vladimir-luxuria-si-sposa-V52731.html
''Vi racconto la catena dello sfruttamento''
(10 settembre 2010)
di Vladimiro Polchi
riprese di Fabio Tonacci
montaggio di Giulia Dellepiane
Fonte:http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=52892&ref=search
MILANO: FIACCOLATA CONTRO L’OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA
Questa sera le realtà gay, lesbiche, bisessuali e trans di Milano si riuniranno per una grande fiaccolata contro l’omofobia attraverso il centro della città, a partire dalle 20.30, presso i Bastioni di P.ta Venezia.
Il corteo partirà da Porta Venezia per recarsi in Piazza San Babila , allo slogan di “… e io non ho paura”, sul modello delle fiaccolate che periodicamente si stanno tenendo a Roma in risposta agli episodi di omofobia e di transfobia che hanno caratterizzato questo estate.
“L’estate che volge al termine è stata caratterizzata dal susseguirsi preoccupante di notizie di ragazzi e ragazze vittime di violenza fisica e di altre forme di intolleranza” – dichiara Ivano Cipollaro, portavoce dell’organizzazione, “Intimare a due uomini gay di abbandonare una spiaggia perché si stanno scambiando un bacio è un gesto colmo d’odio che non può lasciare indifferente nessun cittadino italiano, etero o omosessuale. Altrettanto irragionevoli sono i licenziamenti all’ordine del giorno di cui sono vittime le persone trans, motivati esclusivamente dal pregiudizio e dall’ignoranza”.
“Ad oggi, in Italia”, ricorda il Comitato Eiononhopaura, “nessuna norma è prevista nell’ordinamento a tutela delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans vittime della violenza o della discriminazione su base dell’odio omofobico e transfobico.”
L’evento, organizzato da un comitato spontaneo di giovani cittadini (Progetto GenderQueer, Ivano Cipollaro, Pietro Galeoto), che ha come madrina l’attivista transessuale Antonia Monopoli, è stato appoggiato dal Ministro Mara Carfagna, da tante associazioni e gruppi (ArciGay Nazionale, Arcobaleni in Marcia, Arcigay Milano CIG Centro di Iniziativa Gay, Arcilesbica Zami Milano, Associaione radicale Certi Diritti, GayLib, Gruppo Soggettività Lesbica, KOB Kollettivo Omosessuale Bicocca, Famiglie Arcobaleno, Milk Milano, UAAR Milano, Radicali Enzo Tortora, Micò-Milano Contro L’Omofobia, GayStatale, Linea Lesbica Amica, Associazione TransGenere, Associazione Crisalide Pangender, 3D-Democratici per pari diritti e dignità LGBT, Orsi Italiani, Gruppo del Guado, Nuova Proposta-donne e uomini omosessuali cristiani, Bergamo Contro l’Omofobia) singoli esponenti del movimento GLBT italiano (Paolo Patanè, Antonia Monopoli, Aurelio Mancuso, Sergio Prato, Enrico Fusco, Stefano Bolognini) e personaggi della cultura, e dello spettacolo (Viola Valentino, Fabio Canino, Mariella Nava, Costantino della Gherardesca).
Fonte:http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=55324&idSezione=1#
A Salerno apre un consultorio per trans: è il primo realizzato nel Sud
• Un evento, per un Mezzogiorno tradizionalmente diffidente e maschilista, che nasce dalla sigla di un protocollo d’intesa tra l’A sl ed un’amministrazione provinciale retta da un presidente di destra, parlamentare ed ufficiale dei carabiniere che, in Commissione giustizia, ebbe modo di dire più volte la sua nella battaglia per il riconoscimento giuridico delle identitá sessuali. Nessun cambio repentino di idee, assicura Cirielli, che ribadisce l'importanza dello sportello «per evitare discriminazioni ed aiutare ad accettarsi chi ha dei dubbi sulla propria sessualitá».
Il primo consultorio Dig del Sud, nasce infatti con lo scopo di offrire un percorso sinergico a quanti potranno essere seguiti passo dopo passo dalla scoperta della propria identitá alle terapie ormonali, fino ad un eventuale intervento per il cambio del sesso. Intervento che, è bene precisare, non potrá essere praticato presso le strutture sanitarie dell’Asl, dove al momento manca un personale adeguamente formato. A servizio di trans e di quanti vorranno avere un consulto gratuito, ci saranno psicologi, psichiatri, assistenti sociali, un urologo, un andrologo, un ginecologo ed un chirurgo plastico.
Il coordinamento spetta a Martina Castellana, medico, trans e componente con Rosa Masullo della commissione Pari Opportunitá che insieme all’assessore al ramo Anna Ferrazzano hanno fortemente voluto che fosse realizzato l’innovativo progetto. «L’obiettivo è quello di offrire sostegno psicologico ed educazione sociale - ha spiegato la Ferrazzano - nell’ottica di una destra moderna, vivace, contemporanea, non più agganciata a stereotipi conservatori». Lo sportello, come spiegato dalla Castellana, «si prepara ad accogliere le richieste provenienti da tutto il Sud. Proprio per questo, la scelta di aprirlo in prossimitá della stazione non è stata casuale».
Soddisfatti il sub commissario Asl Walter Di Munzio e il dirigente del distretto salernitano Enzo D’Amato. La speranza per il futuro è che oltre a poter offrire anche una degna assistenza chirurgica, possa essere affiancato da un centro di coordinamento per mettere in condizione le persone transessuali di avere un’integrazione reale nella societá, che cominci dal mondo del lavoro, come sottolineato da Francesca Eugenia Busdraghi, presidente Azione Trans. Un percorso difficile, irto di ostacoli e porte chiuse figlie del pregiudizio.
Fonte:http://lacittadisalerno.gelocal.it/dettaglio/a-salerno-apre-un-consultorio-per-trans:-e-il-primo-realizzato-nel-sud/2387491
Dopo 9 anni di mobbing, trans tenta il suicidio
S.T . di 35 anni, impiegata presso un’azienda casearia pontina, dopo anni di vessazioni da parte di colleghi e dirigenti della ditta, ha tentato di suicidarsi sabato scorso tagliandosi le vene. Lei è una trans dichiarata alla quale erano stati preclusi gli accessi al gabinetto e allo spogliatoio e i colleghi per anni l’hanno insultata dicendole: “Sei mezza lesbica e mezzo frocio, vedrai, un po’ alla volta ti faremo impazzire”. È purtroppo così è stato, poiché la trans alla fine, dopo tante persecuzioni ha tentato di togliersi la vita proprio mentre era al lavoro. A chiamare i soccorsi sono stati degli operai di una ditta vicina poiché i suoi colleghi quando hanno visto che si era tagliata le vene, invece di soccorrerla, l’hanno spintonata con disprezzo. S.T. attualmente si trova ricoverata all’ospedale per le dovute cure.
Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line, ha dichiarato: “Questo episodio mostra in modo drammatico una condizione lavorativa assurda, disumana e inaccettabile e dimostra la necessità di norme severe che contrastino l’omofobia e la transfobia“.
giovedì 16 settembre 2010
Julianne Moore si dichiara a favore dei diritti LGBT
l'attrice Julianne Moore ha deciso di collaborare un po 'più con la comunità LGBT. A New York, ha frequentato la Human Rights Campaign, e attraverso un breve video di 31 secondi, ha testimoniato in favore della parità di diritti. L'attrice, che vive a più di 20 anni nello Stato, Per la campagna, ha utilizzato il brano "Empire State of Mind" di Alicia Keys e Jay-Z.
Qui il video.
Brasile:Libri religiosi insegnano l'intolleranza e l'omofobia nelle scuole pubbliche Brasiliane.
Una indagini fatta per la UNB (Università di Brasilia) ha concluso che il pregiudizio e l'intolleranza religiosa fanno parte delle lezione di casa di migliaia di bambini e giovani delle scuole religiose elementari in Brasile.
Realizzato sulla base di un'analisi sui 25 libri di testo utilizzati dalla maggior parte delle scuole pubbliche religiose, lo studio è stato presentato nel libro "Laicità: che parla del educazione religiosa in Brasile", presentato in Brasilia.
"L'incoraggiamento di omofobia e l'imposizione di una sorta di 'catechismo cristiano' in classe sono una costante nelle pubblicazioni", spiega l'antropologa e professoressa del dipartimento dei servizi sociali, Debora Diniz, lei e anche una delle autore di questo lavoro. La ricerca ha esaminato i titoli di alcuni dei più grandi editori del paese.
L'immagine di Gesù Cristo appare 80 volte più di quella di una leader indigena in campo religioso (che hanno limitato a un riferimento in forma anonima e senza biografia), 12 volte più del leader buddista Dalai Lama e ha un spazio 20 volte più grandi di quello Luterano , un riferimento intellettuale per il protestantesimo. Giovanni Calvino non è nemmeno menzionato.
Lo studio dimostra che la discriminazione è anche parte del compito. Soprattutto contro gli omosessuali. "Deviazione morale", la malattia fisica o psicologica "," conflitti profondi "e" L'omosessualità non è naturale "sono alcune delle espressioni usate per fare riferimento a uomini e donne che si relazionano con persone dello stesso sesso.
Un esercizio con i colori della bandiera dell'arcobaleno si conclude con la seguente domanda: "Se questo (l'omosessualità) diventasi una cosa normale, regola, come l'umanità si perpetuerà?".
L'educazione religiosa attacca anche gli atei. La ricercatrice sostiene che lo stimolo a danno arriva al punto di associare una persona ateo, che non credi alle religione al nazismo - ideologia tedesca che aveva come precetti razzismo e l'antisemitismo nella prima metà del 20 ° secolo.
"Di suggerisce che le persone ateo tendono ad essere violenti e minacciosi ", dice Deborah. "I libri usa di generalizzazioni per portare a disinformazione e predicare il cristianesimo,".
I numeri contrastano con la previsione della legge e delle direttive di formazione che assicurano la giustizia e la libertà di credo religioso. La leggi 9.475 , in vigore dal 1997, regola l'insegnamento della religione nelle scuole brasiliane.
"C'è confusione evidente tra l'educazione religiosa e l'educazione cristiana", dice Deborah. La antropologa rafforza l'applicazione del catechismo. I Cristiani hanno avuto 609 citazioni nei libri, mentre le religioni afro-brasiliane, sono trattate come 'tradizione', appaiono solo 30 volte," ha detto l'esperto.
La psicologa Tatiana Lionco, che ha partecipato al l'esame dei titoli, dici che il grande problema è che lo Stato non controlla il contenuto dei libri religiosi utilizzato dalle scuole in Brasile.
"Non c'è nessun tipo di controlli. Il risultato è la informazione sbagliata che e insegnata ai studenti," crede. Sempre secondo Tatiana, il modello di educazione religiosa di solito non riconosci e non tieni conto della laicità dello Stato. "Se lo stato deve essere laico, perché insegnare religione nelle scuole?
Fonte:http://gonline.uol.com.br/site/arquivos/estatico/gnews/gnews_noticia_24055.htm
Venezuela, una truppe televisiva registra la trans-fobia e il disprezzo per le donne transessuale, lavoratrice del sesso .
Vivano con il trauma di essere state abbandonate dalla loro famiglia, gettate in strada come spazzatura, discriminate dalla società per il "reato" di non identificarsi con il sesso di nascita.
Sono le transessuali della via Libertador . Esseri umani che devono sopravvivere nella penombra , si prostituiscono per ottenere il denaro delle operazione per diventare quello che hanno sempre sognato: di essere donna, perché, dicono, nessuno ci offri un lavoro dignitoso.
Dal momento che un programma televisivo ha mostrato i nostri volti in tv. La nostra situazione e peggiorata, perchè ora la polizia ci voi morte. dice Nicole, donna transessuale.
Perché, oltre ad essere carne da macello di quelli che transitano li nella via Liberatore per deridere la loro condizione, questi trans (come preferiscono essere chiamati) sono molestati, violati nella loro condizione umana, per una società che sembra non sensibilizzarsi.
Eppure, notte dopo notte, ci sono. Hanno nomi, storie, volti, soprattutto, i sogni, gli obiettivi e una nuova famiglia hanno trovato nei loro vagabondaggi notturni.
Abbiamo deciso di visitare e mentre parlavamo, decine di uova sono stati rilasciati da vari appartamenti, come una pioggia infinita di cui abbiamo dovuti ripararsi.
Successivamente abbiamo assistito al momento in cui due uomini in una moto hanno gettato un pezzo di auto che ha colpito la spala di una di loro, lasciando non solo la traccia di aggressività, ma anche un sacco di sangue. "Hai visto?", Ha detto, spaventata, Vanessa.
"La polizia di Caracas mi ha sparato tre colpi guarda", dice Alondra, mostrando le ferite anche alle gambe. "E l'occhio ce l'ho quasi chiuso, perché una macchina mi ha investito per pura cattiveria e ora devo operare si non posso perdere».
"La polizia è troppo aggressiva, scendiamo dalle auto, loro prendono i nostri soldi, dice Leudy, aggiungendo "i clienti sono multati e umiliati".
Essi non osano lamentarsi e neanche di intraprendere un'azione legale.Vengono attaccati e nessuno che gli danno un ausilio. Come vi proteggete?. Sì, coltello, armati di coltelli in caso di emergenza, ma la miglior difesa è quella di correre e nascondersi.
BIANCO: La violenza è condannabile
Il sessuologo e presidente della Associazione Medica del Distretto Metropolitano di Caracas, Fernando Bianco, ha detto che "la violenza è sbagliata in tutti i settori" e precisa che i transessuali sono vittime di persone antisociali che hanno un "comportamento maschilista, religioso e / o morale ".
Sostiene inoltre che nel nostro paese( Venezuela) ce una grande mancanza di educazione sessuale da intraprendere a tutti i livelli di istruzione, compresi i mezzi di comunicazione. Egli riferisce che il governo è sensibile al problema e cercano di gettare le basi per leggi future, tuttavia, non giustifica questi attacchi alle persone trans.
"Ci sono transessuali di successo in tutto il mondo che hanno posizioni importanti e che lottano per far capire alla gente",quello che siamo, sollo persone, degni di rispetto . ha detto.
Fonte:http://www.carlaantonelli.com/notis-17092010-transexuales-venezuela-trabajadoras-sexo.htm