L'ISOLA DI LESBO PERDE LA CAUSA CONTRO I GAY


Atene, 22 lug. - Gli abitanti dell'isola di Lesbo hanno perso la causa contro i gay: un tribunale di Atene ha bocciato la querela di un gruppo di abitanti dell'isola sulle sponde dell'Egeo che avrebbero voluto impedire alla comunita' gay femminile di monopolizzare il nome con cui vengono chiamati gli isolani.

Il tribunale ha deciso che il termine "lesbico" non e' un elemento che definisce lo status e la personalita' e che dunque gli abitanti di Lesbo non hanno alcuna ragione di sentirsi insultati o vittime di una violenza psicologica o morale.

A presentare la querela erano stati tre residenti dell'isola di Lesbo: due donne, insieme all'editore della rivista culturale Davlos, Dimitris Lambrou, avevano citato in giudizio la maggiore organizzazione nazionale per i diritti degli omosessuali, 'Olke-Unione Greca Gay e Lesbiche'. Il primo round l'hanno perso, se vorrano continuare la battaglia potranno presentare appello.

Tra il VII e il VI secolo a.C. l'isola di Lesbo fece da sfondo alla vita Saffo, la poetessa che cantava l'amore tra le donne; e con il passare dei secoli, gli aggettivi 'saffico' e 'lesbico' sono entrati nel vocabolario del movimento gay.

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