Olanda: criticò il Corano ma non verrà processato

Nell’Olanda che vede ancora aggirarsi il fantasma di Theo Van Gogh, il regista assassinato a coltellate da un fanatico islamico per il documentare sulle condizioni delle donne musulmane, arriva la notizia che Geert Wilders, politico di estrema destra che con un altro filmato aveva criticato il Corano, non sarà processato. A stabilirlo l’ufficio del procuratore di Amsterdam che ha preso in esame decine di richieste di indagine su Wilders. I contenuti del video rientrano infatti nel diritto di parola del leader politico, che nel suo lavoro aveva paragonato il libro sacro per l’Islam al Mein Kampf. “Per quanto questi commenti siano dolorosi e offensivi per un gran numero di musulmani, questo non significa che siano penalmente punibili” viene scritto in una nota della procura, che conclude ribadendo che “i politici devono avere spazio per dar voce alle loro opinioni”. I magistrati hanno anche escluso l’ipotesi di reato di incitamento all’odio dal momento che non hanno riscontrato alcuna esortazione alla violenza.
Wilders è a capo del Partito della libertà, che può contare sulla presenza di 150 deputati nel parlamento olandese, e ha ovviamente accolto con favore la decisione della procura, ribadendo che la sua intenzione era di essere critico nei confronti dell’Islam e non dei musulmani: “Che sia un insulto o no, in un dibattito politico bisogna essere in grado di dire la verità”, ha dichiarato annunciando che continuerà “a fare quello che ho sempre fatto”.

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