«L'anno prossimo a Bergamo si svolgerà il Gay Pride nazionale...» spiega l'intervistatore. «Penso che porterò una molotov!» ribatte un ragazzo fermato per strada, dopo aver detto che secondo lui «l'omosessualità è una malattia mentale». «Dovrebbero vergognarsi», «Fan schifo», «Sono persone malriuscite»: questo il tono degli altri intervistati bergamaschi nel documentario Homo Fobicus - L'involuzione umana all'alba del terzo millennio, realizzato da Arcigay e Arcilesbica in collaborazione col collettivo Cinefreak e la Federazione dei Giovani Comunisti, il cui trailer è visibile su YouTube. Un ritratto decisamente antigay della città orobica, che farà sicuramente discutere.
Il progetto nasce dalle sconcertanti dichiarazioni del consigliere Fulvio Paparo della Lista Bruni, il quale, accompagnando la bocciatura della proposta del registro delle unioni civili da parte del Consiglio comunale, ha affermato: «Consentire a priori che si formino famiglie anomale aventi medesimi diritti e garanzie di quelle naturali significa davvero stravolgere in profondo il sistema sociale. Allora come si sceglie l'identità sessuale così si deve poter scegliere il modello di convivenza che soggettivamente si riconosce come più confacente. Tra quelli disponibili, nessuno dovrebbe di principio essere escluso, nemmeno per quanto l'ipotesi possa essere triviale: quello promiscuo uomo-animale, così come l'incesto, la poligamia, la pedofilia».
Come spiega Alessandro Esposito, coordinatore dei Giovani Comunisti: «Il documentario è il proseguimento di un percorso iniziato più di un anno fa insieme a Arcigay e Arcilesbica. L'idea ci è venuta dopo la bocciatura della proposta del registro delle unioni civili da parte del Consiglio comunale, accompagnata da toni offensivi in aula come documenta il filmato. Abbiamo realizzato una cinquantina di interviste in centro, un sabato pomeriggio. Il sondaggio traccia un quadro sconfortante, di forte ostilità verso il mondo gay. I bergamaschi non nascondono fastidio anche solo nell'affrontare il tema dei diritti civili per coppie omosessuali».
L'assessore alle Pari Opportunità del comune di Bergamo, Maddalena Cattaneo, ribatte che «dal documentario emerge una realtà molto chiusa, è stato fatto volutamente in maniera provocatoria anche per suscitare il dibattito. Io non ho condiviso né i toni né i contenuti dell'intervento del consigliere Paparo ma le interviste non rispettano il pensiero della città che sicuramente fa fatica ad accettare i cambiamenti ma è comunque molto rispettosa delle opinioni e dei diritti delle persone. Personalmente sono favorevole al registro delle Unioni Civili».
Homo Fobicus verrà presentato a settembre da Nicky Vendola e altre note personalità glbt. Sul sito http://www.arcilesbicaxxbergamo.org/ verranno segnalate le date delle proiezioni.
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