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giovedì 19 marzo 2009

Studenti denunciano professoressa: "Tiene lezione contro i gay"


"Gli omosessuali sono persone che non condivido e se mi capitasse di incontrarne ne starei bene alla larga, certe persone devono essere evitate". E' l'ora d'italiano in una classe della sezione C nell'istituto tecnico Armellini nel quartiere San Paolo-Ostiense. In classe si affrontano temi d'attualità e si incomincia a parlare anche di omosessualità.

E' a questo punto che la docente d'italiano avrebbe spiegato alla classe il suo pensiero: parole segnalate da una decina di studenti alla Gay Help Line di Arcigay Roma. "Le dichiarazioni dell'insegnante sono fortemente discriminatorie verso lesbiche, gay e trans - sostiene il presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo - e hanno provocato un duplice effetto, da un lato l'indignazione da parte degli studenti lesbiche e gay, e dall'altro un rafforzamento della condizione dei bulli della classe, che ora si sentono maggiormente liberi di prendere in giro le lesbiche ed i gay". Ma nessuno in classe avrebbe risposto alla docente: "C'è difficoltà a parlare soprattutto in una scuola per lo più maschile - spiega Fabrizio Marrazzo - e quel che è accaduto non aiuta certamente".

Il preside dell'Istituto tecnico Paolo Maria Reale ha convocato immediatamente l'insegnante per chiarire quanto è successo: "Non ne ero a conoscenza fino a ieri pomeriggio quando mi ha telefonato l'Arcigay - spiega il dirigente - E' una frase che mi fa inorridire ma ho parlato con l'insegnante e mi ha dato un'altra versione dei fatti". La docente - che chiede di rimanere anonima - smentisce categoricamente l'accaduto: "Con anni di insegnamento ed esperienza alle spalle, non avrei mai avuto l'ingenuità di dire una cosa del genere, né in classe né fuori, neanche se lo pensassi. E' importante riflettere su ciò che l'alunno, chiunque egli sia, ha recepito delle mie spiegazioni poiché non ho veramente idea di cosa possa aver generato questo equivoco". E continua: "Amo l'arte e tutte le sue espressioni: come non riconoscere il genio di Michelangelo e di Leonardo? Come poter non sentirsi vicini alla loro umanità? Ed è solo uno dei mille esempi che potrei citare. Sono veramente perplessa e rammaricata ma escludo con convinzione e con fermezza qualunque attacco o risentimento personale alle libertà di scelta che competono solo ed esclusivamente a chi le fa". Ma Marrazzo non si accontenta di queste spiegazioni: "In questi giorni abbiamo contattato la scuola per segnalare quello che ha fatto l'insegnante e per chiedere di attuare immediate azioni di formazione verso gli insegnanti e gli studenti al fine di evitare il ripetersi di episodi di discriminazione. Inoltre, in base ai dati rilevati dal numero verde Gay Help Line i casi di discriminazioni nelle scuole sono in crescita, per questo chiediamo l'intervento delle istituzioni nelle scuole".
(19 marzo 2009)

http://roma.repubblica.it

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