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venerdì 6 marzo 2009

C'è razzismo in quella bozza: L'Italia diserta la conferenza Onu sul tema


Prima gli Stati Uniti e l'Olanda. Adesso anche l’Italia. Il boicottaggio della conferenza Onu «Durban II» sul razzismo prevista a Ginevra dal 20 al 25 aprile, rischia di essere un fallimento storico. Colpa di una bozza di dichiarazione finale piena di «frasi aggressive e antisemite». Franco Frattini, ministro degli esteri, ha deciso. Il nostro paese non parteciperà. La risoluzione dopo un incontro con la collega israeliana Tzipi Livni, a margine del Consiglio Esteri Nato a Bruxelles. «La delegazione italiana non parteciperà al seguito dei lavori» ha detto Frattini, spiegando che la decisione potrà essere revocata se il testo , che attualmente contiene «almeno due parti inaccettabili» - verrà modificato. Secondo Frattini, anche Danimarca, Francia, Canada e Belgio sono pronti a seguire l’esempio dell’Italia.

La bozza contiene accuse violente nei confronti di Israele. Si legge: "La politica nei territori palestinesi è una violazione dei diritti umani internazionali, un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di apartheid". Fonti Onu, citate da Haaretz, riferivano che Iran e Siria hanno preso la guida della stesura della bozza, e c'è la diffusa impressione che diversi Paesi arabi e musulmani vogliano usare la conferenza per attaccare Israele, accusato di «tortura, blocco economico, gravi restrizioni di movimento e chiusura arbitraria dei territori» e definito «una minaccia per la pace internazionale e la sicurezza».

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