La commedia italiana alza il tiro, per ironizzare, con leggerezza, sul rapporto tra società e politica, sesso e candidature. Il tutto ambientato in una città del Nordest, per niente cupa, a dimostrazione che la gente spesso è meglio di chi la rappresenta.
Piero (Argentero) è un brillante 35enne gay, è ‘fidanzato in casa’ con Remo (Nigro) e vive a Trieste. Per testimoniare il ‘diritto alla diversità’ partecipa alle primarie del centrosinistra, vincendole, e diventando automaticamente il candidato Sindaco, tra i pregiudizi degli avversari e lo sgomento del suo partito. Come può un gay diventare Sindaco nel profondo nord? Per bilanciarlo gli affiancano Adele (Gerini), moderata tutta d'un pezzo, soprannominata “la furia centrista”, simbolo vivente dei valori tradizionali, contraria persino al divorzio. L'inizio della campagna è un'ecatombe: Piero e Adele litigano su tutto. Finché Remo suggerisce al compagno di corteggiare politicamente la sua vice, per cercare di trovare un accordo. La situazione però sfugge di mano e Piero e Adele vengono travolti da un'attrazione irresistibile. Galeotto fu il compromesso: il "gay duro e puro" e la "moderata di ferro" precipitano in una relazione segreta che va contro i loro valori, le loro identità, la loro linea politica. Piero è a dir poco confuso: simbolo del movimento gay, sceso in campo per difendere il diritto alla libertà sessuale, ora vive di nascosto una storia proibita con una donna! Cosa penseranno i suoi elettori? Cosa diranno i suoi avversari? Ma soprattutto come dirlo a Remo? Tra mille peripezie di ogni genere, Piero deve cercare di risolvere la situazione nella quale si è cacciato e capire da che parte stare. Lui, che della propria "diversità" aveva fatto un cavallo di battaglia dovrà affrontare la sua situazione di uomo "due volte diverso" fino a porsi una domanda: ma diverso da chi?
Scritto da Fabio Bonifacci (Lezioni di cioccolato, Si può fare) e diretto da Umberto Carteni, al suo primo lungometraggio dopo essere stato assistente alla regia di Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo) e Luis Pietro (Ho voglia di te), Diverso da chi? è una divertente e intelligente commedia che respira l’aria dei nostri tempi. “Il quadro – ha detto Carteni – è un po’ quello dell’ex Unione, inciuci compresi. L’idea è quella di mostrare che la società civile è più avanti rispetto alla politica che ci rappresenta. Infatti Piero arriva inaspettatamente secondo alle primarie, sfidando anche una certa intolleranza della sinistra sui temi dell’omosessualità”. Perfetto il cast con un Luca Argentero sempre più bravo e una Claudia Gerini in versione sexy Binetti, con chignon, tailleur e maglione a collo alto. ‘La coppia perfetta’ come recitano i manifesti elettorali. Con lui che chiede ‘modernità, diversità, tolleranza’, e lei che difende ‘i valori della famiglia e le tradizioni’.
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