Aggressione omofoba a Napoli, una ragazza ferita


Accovacciata a terra, in una piazzetta del centro storico di Napoli, mentre le piovono addosso i calci di tre ragazzi, davanti a una folla indifferente: Maria Luisa, 26 anni, di Villa Literno, aveva difeso un amico gay dagli insulti del branco. Oggi ha un occhio tumefatto e i medici attendono che sia in grado di affrontare un delicato intervento chirurgico.

IL RACCCONTO. E' arrabbiata soprattutto con quegli 'spettatori', che non sono intervenuti in suo aiuto: Maria Luisa ricostruisce la dinamica dei fatti: dieci ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, habituè del luogo, prendono in giro un gruppo di transessuali, in piazza Bellini; lei si avvicina, con un amico gay, per cercare di capire che sta succedendo. Il branco le intima di farsi gli affari suoi, ma Maria Luisa non obbedisce, e gli insulti finiscono col colpire anche chi le sta accanto. La ragazza reagisce per difendere l'amico - è un tipo impulsivo, sempre pronta a scattare - e rimane vittima di una violenta aggressione. "Non ho avuto paura - racconta ai giornalisti in ospedale - al primo che stava per aggredirmi ho detto che se lo avesse fatto lo avrei picchiato".

LA DENUNCIA. Poi la denuncia: "Avrei voluto regalare un sacchetto di pop corn a chi si trovava lì. Hanno assistito immobili a uno spettacolo, senza pagare. I titolari dei bar hanno detto di non aver notato nulla; ma proprio una delle ragazze che ci lavorano mi ha portato del ghiaccio". 'Hanno preso in giro il mio amico - continua lo sfogo - per la salopette che indossava: era blu con delle strisce dorate. Io ho reagito per difenderlo, ma uno di loro ha preso un pezzo di una bottiglia di birra vuota e mi ha minacciato, mentre altri due mi prendevano a calci. Erano i più ubriachi". E' stato proprio un calcio a colpirla in pieno volto, facendole sanguinare l'occhio sinistro: "Mi sono accovacciata a terra mentre mi colpivano ripetutamente allo stomaco. Anche il mio amico mi ha lasciato sola: è scappato a cercare aiuto".

L'ARCIGAY. Numerosi i messaggi di solidarietà: l'Arcigay offre assistenza legale e Imma Battaglia, leader del movimento gay, chiede l'intervento del ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Di fronte a questi atti dobbiamo convincerci a non arrenderci.

fonte: http://unionesarda.ilsole24ore.com

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