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sabato 2 maggio 2009

Mi impiccano tra pochi secondi, aiutatemi. L'ultima chiamata di Delara Darabi



Roma, 2 mag. (Ign) - E' stata impiccata ieri in Iran Delara Darabi, la pittrice condannata a morte per l'omicidio di una parente avvenuto nel 2003 quando aveva 17 anni. L'esecuzione ha avuto luogo nella prigione centrale di Rasht, nell'Iran settentrionale. La pena capitale è stata eseguita nonostante fosse stata accordata all'imputata, il 19 aprile scorso, una sospensione di due mesi.

Cos'altro possiamo fare ora, celebrare la sua breve vita attraverso la sua arte.

Darabi si era inizialmente addossata la responsabilità del delitto, con l'intento di salvare dall'impiccagione il suo fidanzato maggiorenne, per poi ritrattare la confessione. Nel 2006 Amnesty International aveva lanciato una campagna per salvarle vita.

Secondo l'organizzazione per i diritti umani, il processo terminato con la condanna a morte era stato iniquo, non avendo i giudici preso in considerazione prove che avrebbero potuto scagionarla dall'accusa di omicidio.

''Amnesty International - si legge sul sito web dell'organizzazione - ha espresso il proprio oltraggio per la notizia dell'impiccagione, avvenuta senza che l'avvocato di Delara Darabi ne fosse stato messo a conoscenza, nonostante la legge preveda che i legali dei condannati a morte debbano essere informati 48 ore prima dell'esecuzione''.

Secondo Amnesty, ''si è trattato di una mossa cinica delle autorità iraniane per aggirare le pressioni nazionali e internazionali che avrebbero potuto salvare la vita di Delara Darabi''.

http://www.adnkronos.co
m

1 commento:

Associazione Trans Genere ha detto...

Rispettiamo il parere di Amnesty, sicuramente più informata di noi sugli accadimenti. Al di là del dolore per un epilogo di questo tipo rimane la sensazione di un Paese, l'Iran, che faccia di tutto pur di star antipatico al mondo. E ci riesce pure molto bene!
Ciao Delara!