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mercoledì 20 maggio 2009

Studenti clandestini "segnalati", il caso approda in Parlamento


Interrogazione al ministro: "Subito spiegazioni"
di Massimo Calandri

FINISCE in Parlamento il caso degli studenti di origine straniera in odore di «clandestinità» segnalati sulla lavagna dalla preside dell´istituto Casaregis. Ieri sera le senatrici Pd Roberta Pinotti e Sabina Rossa hanno presentato un´interrogazione parlamentare chiedendo al ministro dell´Istruzione Maria Stella Gelmini «precise spiegazioni e un intervento immediato». Il punto non è evidentemente il comportamento della dirigente scolastica genovese, per quanto censurabile, ma il diritto-dovere delle istituzioni scolastiche di segnalare presunte situazioni di irregolarità. «Avevamo denunciato - ha sottolineato la senatrice Roberta Pinotti - che il disegno di legge sulla sicurezza, mantenendo il reato di immigrazione clandestina, avrebbe implicato la possibilità di denuncia da parte di presidi, insegnanti e medici. Purtroppo questa possibilità sembra concretizzarsi ancora prima che il provvedimento diventi legge».

Il pericolo di questi «fatti gravissimi» è che gli studenti immigrati quasi maggiorenni potrebbero scegliere di abbandonare la scuola. «Qualcuno pensa davvero che spingere i ragazzi fuori dalla scuola sia un modo per aumentare la sicurezza dei cittadini italiani o di governare il fenomeno dell´immigrazione?», si chiede la Pinotti. Che cita la recente denuncia del presidente Napolitano sulla retorica pubblica che incorpora accenti di intolleranza o xenofobia. «E´ evidente che questo è il clima che la maggioranza e il governo stanno creando in questo Paese. Per questo chiediamo al ministro Gelmini di sapere cosa sta succedendo nelle scuole italiane e se sono state emanate disposizioni sugli studenti immigrati o di origine straniera. Vogliamo che queste pratiche siano immediatamente interrotte».

Sulla vicenda è intervenuto anche l´onorevole Claudio Fava (Sinistra e Libertà): «In tempi bui - e questi purtroppo lo sono - , quando si soffia sul fuoco della paura del diverso, quando si agita lo spettro del razzismo e dell´intolleranza c´è sempre qualcuno che si mostra più zelante di altri, e che non si rende conto di diventare strumento di un disegno perverso e sbagliato». Secondo l´assessore regionale all´immigrazione, Enrico Vesco, «è evidente come questi siano i risultati delle pesantissime scelte politiche del governo in materia di immigrazione. Scelte talmente discriminatorie da indurre l´adozione di comportamenti inaccettabili in un mondo come quello scolastico, che in Liguria si è sempre distinto per grande sensibilità e impegno nell´integrazione dei minori stranieri».

Vesco è d´accordo con l´avvocato Alessandra Ballerini, che su Repubblica ribadiva come l´introduzione del reato di clandestinità - e l´obbligo per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio di denunciare i clandestini - è all´origine di tutti i problemi. «A causa del Pacchetto Sicurezza si sono aperte in modo drammatico questioni di cruciale importanza che mettono in discussione il nostro stato di diritto, violano i principi fondamentali della nostra Costituzione e vanno pertanto affrontate con la massima urgenza».

http://genova.repubblica.it

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