Omicidio da Arancia meccanica a Milano contra una trans. Rito abbreviato per il 21enne.


Il fatto la notte del 29 luglio. Due ragazzi caricarono in auto Samantha, trans del Brasile, e l’uccisero dopo violenze agghiaccianti.
Verrà giudicato con rito abbreviato davanti al Gup di Milano Davide Giuseppe Grasso, il giovane di 21 anni che nel luglio scorso, con un amico minorenne, si rese protagonista di un feroce omicidio, definito dagli stessi inquirenti «da Arancia meccanica». La vittima, una trans Samantha (all’anagrafe Gustavo Rangel Brandau, 30 anni, dal Brasile) fu presa di mira forse perché era la più esile e indifesa del gruppo delle trans di via Novara; fu uccisa dopo aver subito violenze terrificanti da parte di Grasso e di un altro ragazzo minorenne di origine marocchina. Entrambi confessarono.

L’OMICIDIO - Il difensore dell’imputato, l’avvocato Roberta Ligotti, ha chiesto il rito abbreviato condizionato al confronto con il minorenne che quella sera partecipò all’omicidio e il giudice ha disposto il rito alternativo. In caso di condanna, l’imputato avrà diritto allo sconto di un terzo della pena. La difesa ha anche chiesto una perizia sulla capacità di intendere e di volere dell’imputato, Davide Giuseppe Grasso. La notte del 29 luglio 2008, dopo aver rubato un’auto, il giovane con un amico marocchino di 17 anni (che risponderà delle accuse davanti al Tribunale dei minorenni) aggredì una transessuale brasiliana di trent’anni. I due, drogati e ubriachi, lo caricarono a forza sull’auto e lo portarono in un piazzale della Tangenziale Ovest di Milano, dove lo ferirono con numerose coltellate, lo violentarono e lo gettarono in un fosso, dove morì. L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 13 luglio. (Il Corriere della Sera)

LA NOTTE BRAVA - Secondo le ricostruzioni della polizia e le confessioni degli arrestati, la notte del 29 luglio i due giovani, dopo aver rubato una Ford Escort e probabilmente assunto stupefacenti, si sono diretti in via Novara, zona frequentata da transessuali. Hanno abbordato una coppia di trans brasiliani, Paola e Samantha, cercando di ottenere un rapporto sessuale senza pagare. Al rifiuto è nata una lite: Paola è riuscita a fuggire, mentre Samantha è stata bloccata, picchiata, presa di peso e gettata nell'auto. Qui è stata ripetutamente colpita, ma è riuscita a scendere. Ripresa, è stata caricata nuovamente sull’auto, sotto l’occhio elettronico di una telecamera di sicurezza del Comune che ha ripreso la scena (guarda il video).

POCHI SPICCIOLI - Quando i giovani hanno capito che nella colluttazione Samantha aveva perso la borsetta sono tornati indietro e l'hanno raccolta dal marciapiede. Volevano i soldi, ma nella borsa c'erano pochi spiccioli, così i due hanno ricominciato a infierire sulle vittima a pugni e coltellate. Le ultima parole di Samantha sarebbero state: «I soldi sono dietro un albero in via Novara». Erano 60 euro: il prezzo di una vita. I due, cominciando a rendersi conto della situazione, hanno rinunciato a recuperarli.
IL MASSACRO - In auto hanno imboccato la tangenziale Ovest in direzione Sud, mentre Samantha, con il volto tumefatto, perdeva copiosamente sangue da diverse ferite, inondando l'abitacolo dell'auto. Questo non ha fermato i due aguzzini, che in quelle condizioni l'hanno violentata. Lei ha tentato un’ultima volta di fuggire, è uscita dall’auto in tangenziale ma è stata immediatamente raggiunta e rimessa a forza sulla Escort. Qui altre botte, altri fendenti: fino alla fine.
«ANCORA VIVA» - Secondo il racconto di uno degli aguzzini, quando l'hanno lasciata Samantha era ancora viva. L'altro ragazzo ha dato una versione diversa: sarà ora l’esame autoptico a dare il responso definitivo. Viva o morta, hanno deciso di abbandonarla all’altezza del km 9,2 della tangenziale. Poi sono tornati in città, hanno abbandonato la Escort in via Maffeo Bagarotti, poi hanno rubato un altro veicolo.«È uno dei delitti più efferati che mi sia mai capitato in 20 anni di professione - ha affermato Francesco Messina, capo della Squadra mobile di Milano -. Il loro racconto è peggio di Arancia meccanica».
«TANTO SANGUE» - Paola, sotto shock dopo aver visto portare via l'amica a forza, è riuscita a chiamare la polizia dal cellulare (leggi la testimonianza). Ha avuto molto coraggio, considerando che è in Italia da clandestina. L'1 agosto ha sporto denuncia al commissariato Bonola. La Ford Escort rubata è stata rinvenuta da una volante intorno alle 7.30 del 29 luglio. L’interno dell’auto era completamente invaso di sangue: «Una scena raccapricciante, ce ne saranno stati almeno due litri», rivela un investigatore. I filmati delle telecamere del Comune in via Novara e le impronte trovate dalla Scientifica sulla portiera della Escort hanno permesso di risalite al minorenne di origine marocchina, che è stato fermato dagli agenti mentre, la sera, stava rientrando in comunità.
LA CONFESSIONE - Durante un interrogatorio durato oltre sette ore il 17enne ha confessato, rivelando dov'era stata abbandonata la vittima e fornendo elementi utili per rintracciare il suo amico e complice. Il corpo di Samantha è stato rinvenuto dalla polizia «in condizioni pietose e in avanzato stato di decomposizione». Intorno all’1.30 del 6 agosto gli agenti fermano Davide «Peppe» Grasso nella casa di Rozzano dove vive con la madre. Di fronte alle evidenze, il 19enne non ha potuto fare altro che confessare, ma come il suo socio non ha mostrato alcun segno di pentimento. I due giovani sono accusati di sequestro di persona, rapina, violenza sessuale di gruppo e omicidio.

http://milano.corriere.it

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