Siamo abituati a ricevere notizie funeste dalla Russia, per quanto riguarda i diritti delle persone lgbt che certo, da quelle parti, non se la passano affatto bene. E' di pochi giorni fa, infatti, l'ennesimo divieto di organizzare il Gay Pride a Mosca, che pure ospita l'Eurovision Song Contest, molto amato dal pubblico gay di tutta Europa. Questa volta, però, arriva una buona notizia, o forse sarebbe meglio dire una scampata cattiva notizia.
La Duma, la camera bassa del parlamento federale, ha respinto una proposta di legge che prevedeva il divieto di insegnamento e di qualsiasi lavoro educativo o nelle forze armate, per gay, lesbiche, trans e bisessuali. Per essere precisi, il testo specificava: "chiunque dimostri uno stile di vita e un orientamento omosessuale". Naturalmente, il divieto non diventava effettivo una volta che la legge fosse stata approvata, ma era retroattiva. Insomma centinaia di licenziati in tronco e chissà quante persone costrette a rinunciare a fare il professore o il militare.
Sono stati solo 90 i voti favorevoli a questa legge barbara e medievale, mentre ne sarebbero serviti 226 perché fosse approvata. Come dire, pericolo scampato, per questa volta.
Nessun commento:
Posta un commento