Intendesi per omofobia, “un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali”. E contrarie a queste volontà di odio e discriminazione! Come tutti quelli che scenderanno in piazza domenica 17 maggio, nella Giornata mondiale contro l’omofobia, a cui hanno aderito oltre 40 nazioni.
Varie le manifestazioni anche in Italia, da Trento a Siracusa. Segnaliamo quella milanese,
Quest'anno, per la prima volta in Italia, 12 associazioni si sono unite per lanciare in tutto il Paese una grande campagna di sensibilizzazione contro l'omofobia, che gli organizzatori definiscono una "malattia sociale":
L'omofobia è molto pericolosa per la società.Ma soprattutto per l'omofobo che ne soffre.Aiutiamolo ad uscirne.
Sul sito della campagna www.intollerantianonimi.it si trovano tutti i dettagli delle iniziative previste per il 17 maggio.
Si legge sulle cartoline realizzate dal coordinamento Milano contro l'Omofobia:
Ancora oggi, nel Mondo, esistono 12 Paesi in cui le persone omosessuali vengono ridotte al silenzio con lapena di morte; in 70 con la carcerazione, la tortura, la persecuzione legale.
In Italia siamo ridotti al silenzio:
quando veniamo etichettati come malati contro ogni evidenza scientifica;
quando veniamo picchiati o insultati per strada (capita spesso, non lo sapevi?);
quando da adolescenti siamo vittime predilette del bullismo e maggiormente esposti ai tentativi di suicidio;
quando siamo costretti dalla paura a non dire chi siamo;
quando le nostre relazioni non sono riconosciute;
quando i nostri figli (essì, esistono) non sono contemplati dalla legge e dalla società.
Aiutaci ad uscire dal silenzio!
UNA DATA IMPORTANTE. Non è casuale la scelta del giorno, che rievoca quel 17 maggio del 1990 in cui l’omosessualità venne finalmente eliminata dalla lista delle malattie mentali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - Oms. Un percorso lungo, e certo appena all’inizio, quello dell’emancipazione di una categoria sociale che chiede solo di essere rispettata, riconosciuta dalla legge, tutelata da una violenza che ciclicamente si ripresenta. Anche in questo caso è intervenuto il Parlamento Europeo, specificando chiaramente come sia dovere degli stati membri garantire al mondo Gblt non solo il diritto di manifestare nelle colorate marce dei Gay Pride, ma anche di “proteggere adeguatamente i manifestanti” (art. 6). Perché nelle moderne società civili ci sono categorie di cittadini che ancora, purtroppo, necessitano di una protezione maggiore rispetto agli altri. Eppure, in un passato che ha segnato le fondamenta della nostra storia culturale, era un filosofo come Platone a raccontare, nelle parole del suo “Simposio”, di amori giusti e intensi che si riferiscono, per l’interezza dell’opera, sempre a due individui di sesso maschile. Mentre nel tiaso della poetessa Saffo, su quell’isola di Lesbo che sarà radice etimologica della lesbicità stessa, le giovani fanciulle imparavano l’arte dell’amore dall’insegnante, che si rende autrice di romantici versi densi di passione per i suoi amori tutti al femminile.
Omofobia , giornata mondiale : intervento dal Consiglio d'Europa
di Gabriella Mira Marq
"Tutti sanno che gli omosessuali sono stati arrestati e inviati in campi di concentramento dai nazisti, ma è meno noto che dopo essere stati liberati dai campi di sterminio, molti omosessuali sono stati costretti a continuare le loro condizioni di detenzione". Lo ha ricordato il segretario generale del Consiglio d'Europa Terry Davis in occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, che di celebrera' domani 17 maggio.
"Questo può sembrare scioccante - ha proseguito Davis - ma è coerente con la radicata discriminazione contro gli omosessuali in Europa in quel momento. Ed è altresì coerente con la discriminazione contro gli omosessuali nei decenni che seguirono". Davis ha spiegato che fino al 1990 - quando l'Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali - l'omosessualità era ancora un reato in diversi paesi europei.
Oggi, ha notato Davis, essere omosessuali non comporta piu' il rischio di incarcerazione, almeno non in uno Stato membro del Consiglio d'Europa, ma la discriminazione e l'omofobia esiste ancora e non solo ai margini della società.
Davis ha condannato la violenza perpetrata da omofobi "skinheads", ma ha detto che la sua vera preoccupazione sono alcuni partiti politici: "E' inaccettabile - ha detto - che alcune persone in posizioni istituzionali o di autorità morale in Europa ancora si comportino come se la Convenzione europea sui diritti umani non si applicasse agli omosessuali. Le persone che discriminano spesso invocano la moralita' per giustificare il loro atteggiamento. Essi toccano un punto importante, ma lo fanno in modo sbagliato. Non è che gli omosessuali sono immorali. Lo sono gli omofobi".
LA RISOLUZIONE EUROPEA
Sarebbe contento Oscar Wilde, l’intellettuale omosessuale più celebre dell’epoca moderna, nel vedere le Istituzioni europee tentare la via della tutela per la libertà di orientamento sessuale di uomini e donne, e celebrare addirittura l’atto che ne preserva la garanzia con una giornata internazionale.
È del 18 gennaio 2006 la risoluzione emanata dal Parlamento Europeo che raccoglie la proposta dell’intellettuale Louis Georges Tin, autore del “Dizionario dell’omofobia”, di istituire una giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione intorno al tema dell’omosessualità, e finalizzata al contrasto di ogni violenza e discriminazione contro chi compie una scelta legittima. Nell’Atto si sottolinea fin dal preambolo che “L’Unione Europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di Diritto, l’uguaglianza e la non discriminazione sono fra quelli che più contano”. In 15 punti l’essenza di un documento che è dunque volto, oltre che all’istituzione del 17 maggio in sé, alla tutela attenta dei diritti degli uomini e delle donne, che non devono essere discriminati in virtù dei propri orientamenti sessuali. Una “ferma condanna”, proposta con “insistenza” agli Stati membri, contro i discorsi omofobici, le esternazioni che istigano all’odio e alla violenza contro le persone “Gblt”, sigla che unisce insieme gay, bisessuali, lesbiche e transessuali. Non solo. A questi esprime la propria solidarietà, e chiede che “finalmente siano riconosciuti gli omosessuali come bersagli e vittime del regime nazista”
LA LEGISLAZIONE ITALIANA
. Nel nostro paese è il deputato Ds Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, a presentare nel 2006 la proposta di legge n. 311 per l’istituzione, anche in Italia, della giornata contro l’omofobia. Sottoscritta da venti parlamentari, la legge è finalizzata “alla promozione di una cultura del rispetto e della tolleranza, tesa al contrasto di pregiudizi e discriminazione motivati dall’orientamento sessuale”. Perché nella legislazione nostrana è materia tradizionalmente esente, considerata come qualcosa che non concerne lo Stato, bensì la sfera meramente morale, al limite religiosa. Tendenza che non sembra essersi invertita, se non vi è stato un dibattito intorno al riconoscimento delle coppie di fatto, anche dello stesso sesso, fino alla XIV legislatura (2001-2006). Le polemiche che sono seguite alla proposta di legge che doveva istituire i “Pacs”, nello scorso governo di centrosinistra, si è arenato nelle aule parlamentari, producendo un nulla di fatto. Dei giorni scorsi invece altre due proposte di legge: una porta la firma della deputata Pd Anna Paola Conca, ed è incentrata proprio sull’applicazione delle direttive europee, nel passaggio in cui si stabilisce la parità di trattamento fra etero e omosessuali in materia di condizioni di lavoro. L’altra, per la difesa dei diritti delle persone transessuali, è stata presentata dalla segretaria dei Radicali italiani, Rita Bernardini. Riguarda la protezione dell’identità di chi, alla fine di un percorso spesso lungo e doloroso, abbia compiuto la scelta di cambiare il proprio sesso.In tutto il mondo l'odio verso le persone omosessuali e transessualiè causa di aggressioni, violenze, omicidi.
In Italia, nel solo 2008, ci sono stati 9 omicidi, 45 aggressioni e numerosi atti vandalici e di bullismo basati sull'odio verso le persone omosessuali.
Nella foto: Trieste, Costa dei Barbari
Ancora oggi, nel mondo, l'omosessualità è punita con la morte in 12 Paesi.La repubblica islamica d'Iran è, forse, il Paese più feroce contro le persone omosessuali, per le quali la legge prevede l'impiccagione o la fucilazione.
Nella foto: Mahmoud Asgari e Ayaz Marhoni, due adolescenti iraniani, per per un rapporto omosessuale consensuale, furono impiccati nella piazza Edalat (della Giustizia) a Mashhad, Iran del nordest, il 19 luglio 2005.
Sul sito della campagna www.intollerantianonimi.it si trovano tutti i dettagli delle iniziative previste per il 17 maggio.
Nella foto: il manifesto che in questi giorni è affisso nelle principali città italiane.
www.intollerantianonimi.it
http://www.donnamoderna.com/index.html
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