"Il premier ama incarnare lo stereotipo del maschio italiano tutto preso ad esibire la propria virilità e a trattare le donne come cose". Così Gianni Vattimo, candidato con l'Idv al Parlamento di Strasburgo. "Le battute sulle veline così come la corsa a modificare e a ripulire le liste ne è la conferma. Mi auguro che i gay di destra sappiano prenderne le adeguate distanze", continua il filosofo, omosessuale dichiarato, prima radicale, quindi parlamentare europeo con i ds e poi candidato nel 2004 con il Pdc.
L'aforisma
«Per essere di sinistra o sei un proletario sfruttato o hai qualche altra incazzatura. Se non fossi stato gay avrei probabilmente sposato una ragazza ricca di cui mi ero innamorato. Non sarei mai stato di sinistra: nel senso che sarei rimasto un diessino.»
La vita
Gianni Vattimo è nato nel 1936, a Torino, dove ha studiato e si è laureato in Filosofia; ha poi seguito due anni i corsi di H. G. Gadamer e K. Loewith all'università di Heidelberg, e ha studiato con Hans-Georg Gadamer e Luigi Pareyson. Dal 1964 insegna all'Università di Torino, nella quale è stato Preside, negli anni ’70, della Facoltà di Lettere e Filosofia. È stato “visiting professor” in alcune università americane (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze in varie università di tutto il mondo. Negli anni Cinquanta, insieme a Furio Colombo e Umberto Eco, ha lavorato ai programmi culturali della Rai-Tv, conducendo tra l’altro il programma settimanale politico-informativo “Orizzonte”. È membro dei comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere; è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Ha diretto la “Rivista di Estetica”. Ha ricevuto lauree honoris causa da numerose università del mondo. E’ Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana (1997). Attualmente è vicepresidente dell'Academía de la Latinidade.
Nel 2006, Vattimo ha raccontato la sua vita a Piergiorgio Paterlini, autore dell'autobiografia "a quattro mani", pubblicata da Aliberti (Non Essere Dio).
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