Cagliari, dare del "frocio" è reato: confermata la condanna a un operaio


Dare del “frocio” a qualcuno è reato. Lo ha confermato al Corte di Cassazione occupandosi del caso di un operaio cagliaritano che tre anni fa, durante un litigio in famiglia, aveva insultato il cognato dicendogli, appunto, “brutto frocio”.

La Corte ha affermato il principio che l'espressione "frocio", a chiunque indirizzata, fa scattare immediatamente il reato di ingiuria. La vicenda risale al 2008, quando un quarantenne cagliaritano inveì contro il cognato dandogli, appunto, del "brutto frocio" e sfruttando una diceria, che pare girasse in famiglia, secondo la quale l'uomo, pur sposato e con figli, fosse di fatto omosessuale. Da qui è scaturita la causa davanti al Giudice di pace che, l'anno dopo, ha riconosciuto l'imputato colpevole del reato di ingiuria e lo ha condannato a una multa di 350 euro. Ora sulla vicenda è arrivato anche il pronunciamento definitivo della Cassazione, a cui l'imputato si era rivolto con un ricorso. Gli avvocati della parte offesa hanno sostenuto, davanti ai supremi giudici, che l'epiteto "frocio", pronunciato in presenza della moglie, fosse gravemente lesivo dell'immagine dell'uomo ed altresì ingiurioso nei confronti della famiglia. I giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Giangiulio Ambrosini, hanno definitivamente dichiarato inammissibile il ricorso dell'imputato, confermando così la sentenza di primo grado.

Fonte:http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/215188

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