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lunedì 21 febbraio 2011

Stupri in cella: due agenti della polizia a giudizio

Milano e Provincia Concussione sessuale e violenza sessuale con l'aggravante di aver commesso i reati su persone sottoposte alla limitazione della libertà personale e in qualità di pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni.

Queste i crimini che avrebbero commesso di due agenti della polizia penitenziaria, rinviati a giudizio con l'accusa di aver stuprato dei detenuti transessuali nelle carceri di San Vittore e di Bollate.

In base a quanto ricostruito dalla procura, il primo agente, un ispettore superiore 56enne in servizio a San Vittore, nel luglio 2008 avrebbe convocato un primo detenuto transessuale nel proprio ufficio. Rimasto solo con lui, gli avrebbe detto di essere il «comandante delle guardie», pretendendo un rapporto sessuale.
Un trattamento riservato, per quattro volte, ad un altro transessuale.

Il secondo imputato è invece un assistente di polizia penitenziaria, che avrebbe violentato le stesse due vittime. La prima a San Vittore e la seconda a Bollate.

Stesse imputazioni, ma diverse modalità delle presunte violenze.
L’assistente di polizia avrebbe avvicinato la prima transessuale nel settembre 2008, intimandogli di non creare problemi e costringendola a un rapporto attraverso le grate della sua cella alla presenza degli altri detenuti. In una seconda occasione, si sarebbe chiuso con lei nella cella. Poi avrebbe riservato lo stesso trattamento alla seconda trans, una volta trasferito nel carcere di Bollate.

L'inchiesta aveva preso il via dalle confidenze della prima vittima a un operatore del carcere che aveva fatto aprire una prima indagine della stessa polizia penitenziaria.
Nei mesi scorsi, in sede di incidente probatorio le due presunte vittime hanno confermato le accuse.
Da marzo la vicenda finirà al vaglio del tribunale.

CittàOggiWeb

Fonte:http://www.cittaoggiweb.it/notizie-in-rete/21-02-2011/Stupri-in-cella-due-agenti-della-polizia-a-giudizio-_33516.html

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