San Paolo: la polizia ha liberato 85 transessuali, vittime di sfruttamento sessuale.
Gli specialisti in difesa dei diritti LGBT hanno elogiato l'operazione di polizia civile contro lo sfruttamento sessuale dei transessuali.Sei transessuali minorenni sono state liberate Mercoledì 2, dalla polizia di San Paolo. Sono le vittime di un regime di traffico del sesso, saranno restituite ai loro genitori nel nord-est del Brasile. Prima devono passare per il consiglio tutelare di San Paolo.
Sono state scoperte durante l'inchiesta sulla sorte di una trans adolescente che era scomparsa il 27 dicembre da una regione del nord del paese. La ricerca è stata attivata dalla polizia civile dello stato di Parà.
Le indagini hanno portato gli ufficiali in due edifici a San Paolo, una al centro e uno a nord, dove hanno trovato 85 donne trans, prostitute. Tra queste sono state trovate sei adolescenti. La giovane trans di 15 anni è stata trovata in uno di questi appartamenti.
Nell'altro palazzo dell'Avenida Cruzeiro do Sul sono state trovate le ragazze provenienti dagli stati di Alagoas, Amapá, Ceará, Maranhão, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Pernambuco e San Paolo. La maggior parte delle vittime avevano tra i 18 e i 23 anni.
Le ragazze trans minorenni sono state sistemate provvisoriamente dai funzionari del Dipartimento di omicidi e protezione delle persone (DHPP) in un hotel a Cambuci. Secondo il delegato Joaquim Alves Dias, i transessuali sono rimasti intrappolati nel sistema di debito. Il gestore del sistema, individuato attraverso le indagini, è fuggito.
2011/04/02 - 11:20
Secondo le informazioni fornite dal giornale O Estado de S. Paolo i luoghi in cui vivevano le transessuali erano in cattive condizioni igieniche e molte si sono ammalate. "Sono state picchiate, e non potevano comunicare con nessuno , lavoravano come schiave, per 30 dollari a cliente e davano tutti i soldi alla sfruttatrice."
Le quasi 100 donne transessuali sono state portate alla stazione di polizia per essere interrogate. "Il servizio è stato fatto con educazione e rispetto. Per quanto possibile sono state chiamate con il nome sociale ," ha anche detto Dimitri.
Dimitri ha anche detto che ha incontrato i rappresentanti del Centro per la lotta contro la tratta di persone, per cominciare a definire come sostenere le vittime. "La nostra intenzione è quella di proteggerle e di smantellare il programma di sfruttamento. Stiamo discutendo il modo migliore per farlo. "
Per il fondatore del progetto SOS Dignità, una delle difficoltà per fermare l'adescamento delle persone trans, è che molte concordano con l'adescatore e non si vedono come vittime, per la dura realtà che vivono, e per il fatto di non essere protette dalla loro famiglia, finiscono per accettare questa condizione. Questo accade principalmente con le minorenni, che cercano l'opportunità di affermasi nella loro condizione di genere.
Negli ultimi anni le autorità hanno mostrato molto più interesse nella lotta contro questo tipo di traffico.
Fonte:http://www.agenciaaids.com.br/noticias-resultado.asp?Codigo=16601
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