Lettera all' omofobo che ha preso il mio sangue.


16/02/2011 - 16h59

Di Alexandre Pereira

Lettera di un giovane gay, dopo un'aggressione omofoba

Caro omofobo.

Suppongo che adesso, dopo avermi picchiato, sei un po' più felice.

Anche se adesso ho dolore su tutto mio corpo, contusioni, naso rotto, sangue coagulato , segni, costole rotte, anche sentendo tutto il dolore del mondo per essere stato picchiato codardamente da te, sono felice di aver avuto l'immenso potere di farti un po' più felice, almeno, in quel momento che mi picchiavi.

Puoi picchiarmi, colpirmi,insultarmi , prendere il mio sangue, poi anche uccidermi, ma devi avere la certezza che quel seme che volevi strappare per farmi uguale a te, continua a essere qui con me, ancora, intatto. Sarei ancora qui a infastidirti con la mia presenza , i miei vestiti sgargianti, con il fatto che io amo e possa innamorarmi per un altro uomo e commettere il crimine di andare di pari passo con un altro uomo per la strada.

Sai, questa felicità che hai visto intonacata sulla mia faccia e che hai voluto togliere con pugni e calci? Beh, per fortuna, è ancora qui e non andrà da nessuna parte. Dopo che il dolore andrà via , che le ossa guariranno, che la mia paura passerà , io sarò ancora gay, felice, fiero , e tu?

Quei lunghi minuti che mi picchiavi sono passati e con essi il senso di potere e di invincibilità , giusto? Ora sei tornato a sentirsi la spazzatura che sei, ancora una volta torni a sentire il vuoto che ti consuma il fegato, sei tornato a ingoiare tutti quei sentimenti che tendi a nascondere, giusto?

Quando mi picchiavi ti sei sentito un uomo più potente, con la U maiuscola, forte, macho, invincibile. E adesso, come ottenere quella sensazione di nuovo? Colpire qualcun altro? Forse sì, ma poi? Dovrai picchiare le persone per tutta la tua vita per sentirsi bene con te stesso? Che vita triste la tua. Io preferisco la mia, scommetto nella mia - perché il sangue smette di scorrere, il dolore passa, ma questo vuoto che ti senti dentro pensi che passera ? Puoi essere sicuro di no. Quando mi sono ripreso ho potuto pensare a tante cose . Qual è la vera ragione per cui mi hai picchiato?

Stavo camminando per la strada con i miei vestiti appariscenti, con i miei capelli diversi, con un diverso modo di camminare. Perché hai scelto me per scaricare tutte le tue frustrazioni con la violenza? Che cosa è successo nella tua testa quando ti fermasti, mi guardasti, e vedesti che ero diverso da te e hai semplicemente deciso di picchiarmi? Cosa volevi uccidere in me? La mia sessualità? E perché ti disturba così tanto? Non ho neanche notato la tua presenza, non puoi usare la scusa che ti ho molestato con gli occhi, che ho ferito la tua virilità per averti guardato con occhi di desiderio.

Sarà che ho ferito il tuo orgoglio maschile solo per il fatto di essere chi sono io? Vuoi per caso sbarazzarti di tutte queste catene che ti sei cercato tutta la tua vita e essere proprio come me? Darei qualsiasi cosa per sapere quello che succedeva nella tua mente quei secondi prima di prendere la decisione. Sarà che nei tuoi pensieri, nei tuo più pazzo sogno, hai davvero pensato che avresti ucciso in me il gay che sono? Non vedi che cosi, tu mi hai dato più potere di quanto avessi mai pensato di avere? Posso solo capire di essere molto speciale al punto di disturbarti così tanto per farmi del male. Devo aver qualcosa di veramente potente che tu vuoi così ardentemente strappare da me?

Mi chiedevo, e se io usassi questa cosa che tu tanto desideri a mio favore? Che potere avrei poi?

Immagina se tutti i gay del mondo (e sono tanti, credimi) avrebbero usato questo potere, questa cosa speciale a loro favore? Sarebbe una rivoluzione. Hai mai pensato, non sarebbe meglio quindi che ogni uno di noi cerchi di essere quello che è ,cioè ciò che ci da così tanto potere? In tutte le guerre che sono accadute nel corso della storia umana, le persone vengono uccise perché volevano qualcosa che fosse in possesso del 'nemico'.

E quando quella 'cosa' passava da un popolo a un altro, loro diventavano più forti e si trasformavano in una potenza? E 'questo quello che vuoi? Prendere la mia sessualità per se stesso e quindi sentirti al sicuro e forte? Immaginate se tutti i gay che sono stati vittime di un qualche tipo di pregiudizio che capissero che è la ritorsione sofferta a causa della loro sessualità, avrebbero un potere incommensurabile? Come sarebbe? Certamente reagiremmo, ma senza violenza, perché siamo esseri umani e non stupidi mostri. Ci sarebbe un'altra storia.

Ho capito, che la tua violenza stata vana, perché sono più forte, più sicuro di me. Che cosa vuoi, dopo tutto, intimidire, che abbia paura di essere picchiato di nuovo e che smetta di indossare abiti sgargianti, camminare mano nella mano con il mio ragazzo e baciare la persona che amo, amare un altro uomo e trasformarmi in te? Una persona fredda, infelice , che vive la vita senza grandi ambizioni, ma solo per distruggere e fermare tutto ciò che ti ricorda la tua mediocrità?

No, grazie, la vita è breve e io voglio e desidero viverla, essere felice, godere di ogni secondo che mi resta come se fossi l' ultimo, non ho tempo da perdere con idiozia, la codardia, l'intolleranza e mediocrità. Se tu mi hai tolto il mio sangue, ma hai lascio nella mia anima qualcosa di molto più profondo e più importante: essere quello che sono, accettare chi sono e la mia verità, è un'arma molto potente. E se ti da cosi tanto fastidio, mi spiace, ma non passo farci nulla, dopo tutto, neanche ti conosco. puoi dire il contrario sai, ma so che anche io andrò in paradiso.

Dopo tutto, qual è il mio delitto? semplicemente amare. E il tuo?

Se le chiese e le religioni pensano che sia questo adorare Dio, incitare l'odio contro le differenze, mi dispiace, ma questo non è per me e non dovrebbe essere per nessuno che è umano e ha qualche senso di umanità. Tu hai tutto il diritto di non accettarmi, di pensare che quello che faccio è sbagliato, che brucierò all'inferno, ma da lì alla violenza? Mi chiedo chi ha torto in questa storia? Chi sei tu per giudicare me? Prima di puntare il dito, perché non ti guardi allo specchio e ripensare in tutto quello che fai di sbagliato? Grazie per i lividi. Diventeranno cicatrici di una guerra che tu pensi di aver vinto. Cosa hai fatto, veramente? Mi ha picchiato codardamente in strada.

E io? Ho acquisito più forza per obbligare me stesso a essere felice. E mentre io sono felice con il mio coraggio e i segni della battaglia, tu rimarrai impantanato nella merda nella quale hai affondato la tua vita e dove ha sepolto tutte le possibilità di essere un po 'meno infelice.

Chi ha vinto alla fine?


Per un caro amico che è stato vittima ieri (15 / 2) da un troglodita.

Fonte:http://mixbrasil.uol.com.br/pride/intolerancia/carta-ao-homofobico-que-arrancou-meu-sangue.html

Commenti

sassicaia molotov ha detto…
Una bella lezione anche per gli etero solidali a parole ed indifferenti nei fatti.
Unknown ha detto…
Massima solidarietà per questo ragazzo..che avrà avuto pure una lezione di botte..ma gliene ha rifilata una ben più pesante per l'omettino..ovvero una lezione di vita..e gli ha dimostrato che a essere il vero UOMO è LUI.

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