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venerdì 4 settembre 2009

Sarà Santoro il garante di Travaglio



PRIMO PIANO
Di Marco Castoro


Nel Pd i dalemiani mirano a far fuori Ruffini da Rai3. Franceschini teme il blitz e prepara le contromosse


Patto da gentiluomini tra Masi e il conduttore di Annozero

Marco Travaglio ci sarà. Salvo clamorosi colpi di scena, a oggi scongiurati, il suo posto da opinionista di punta (e unico) all'interno di Annozero è salvo. Già unico. Perché a quanto pare non ci sarà chi gli farà il controcanto. Da solo sì, ma non padrone di esagerare nei suoi editoriali. A garantire per lui sarà il conduttore Michele Santoro. A questa conclusione si è arrivati con una specie di patto tra gentiluomini che ha visto Mauso Masi e Michele Santoro stringersi la mano. Patto che ha salvaguardato il format della trasmissione, sempre apprezzata dal punto di vista degli ascolti, nonostante le polemiche divampate nell'arco della stagione.

Dunque, al momento il soldato Michele è stato salvato. Così come il luogotenente Travaglio. Decisione saggia e non certo impopolare. Ora toccherà a Santoro «controllare» Travaglio e i suoi affondi. La libertà di informazione è salva. E soprattutto a Santoro non si è data l'opportunità di immedesimarsi nella parte dell'agnello da sacrificare.

Ruolo che di questi tempi in Rai sembra spettare di diritto a Paolo Ruffini, il bravo direttore di RaiTre che non piace alla maggioranza e che perfino i dalemiani vorrebbero far fuori da RaiTre. Non certo perché non sia stimato dalla corrente del partito che spinge per Pierluigi Bersani alla segreteria, ma per il fatto che tutti i posti Rai spettanti al Pd sono stati assegnati a veltroniani-franceschiniani e margheritini. A cominciare da Paolo Garimberti, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, per proseguire con Paolo Ruffini e Antonio Di Bella. Lasciando i dalemiani a bocca asciutta. Non a caso costoro potrebbero avallare un eventuale blitz della maggioranza che nomini i due nuovi direttori di Tg3 e RaiTre. Dario Franceschini teme questa mossa. E lo si vede anche dai suoi atteggiamenti. In pubblico continua a sostenere che Ruffini e Di Bella debbano essere confermati prima del congresso. Due giorni fa, in una riunione di segreteria, ha detto invece che le nomine debbano essere fatte dopo il congresso. E che qualora avvenga il blitz in cda Rizzo Nervo e Van Straten debbano uscire dalla riunione. «A quel punto si devono dimettere» gli ha ribattuto Ignazio Marino. Figuriamoci. I dalemiani non aspettano altro che avere due posti a disposizione. La partita è tutta da giocare. Anche di sponda. A rilanciarla recentemente è stato Goffredo Bettini, quando propose due nomi super partes come Paolo Mieli per la rete ed Enrico Mentana per il Tg3. Ma la proposta fu lasciata cadere nel vuoto. Chissà perché...



segnalazione

annozero ritorna
Annozero ritorna Giovedì 24 Settembre su Rai Due

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