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venerdì 25 settembre 2009

L'8 ottobre Mara Carfagna incontra le associazioni lgbt

Grazie alla mediazione di Paola Concia, la ministra per le Pari Opportunità ha fissato un incontro con le associzioni lgbt. E all'apertura dell'anno scolastico, Napolitano invita al rispetto dei gay

Dopo mesi di richieste e soprattutto dopo i gravissimi episodi di omofobia delle ultime settimane la ministra per le Pari Opportunità ha fatto sapere oggi di avere messo in agenda un incontro con le associazioni lgbt italiane. Su sollecitazione dell'onorevole Paola Concia, il prossimo 8 ottobre rappresentati delle associazioni che si occupano di diritti di gay, lesbiche e trans incontreranno Mara Carfagna, alle 16.
Dopo avere ringraziato Paola Concia per il risultato ottenuto, il presidente dimissionario di Arcigay Aurelio Mancuso ha dichiarato: "Come Arcigay valutiamo positivamente questa iniziativa e parteciperemo all'incontro nella speranza che finalmente sia possibile avviare un corretto rapporto istituzionale tra la responsabile delle Pari Opportunità e la comunità lgbt italiana. Ascolteremo con attenzione le idee e le proposte del Ministro e auspichiamo una reale volontà di collaborazione e di confronto".

L'annuncio dell'incontro arriva anche all'indomani del discorso d'apertura dell'anno scolastico pronunciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Davanti ad una folla di alunni in attesa dell'inizio delle lezioni ha detto, il Presidente ha detto. tra le altre cose: "È importante ricordare, tutti noi, che un paese si fa rispettare se è rispettabile e se rispetta gli altri: se i suoi cittadini si comportano con senso del decoro, se non offendono chi è diverso da loro, le minoranze religiose, gli stranieri immigrati, gli omosessuali, chi ha una pelle di altro colore". Un'incitazione all'accettazione del diverso che assume un valore ancora più importante considerato che è proprio di questi giorni la notizia che, secondo alcuni sondaggi scientifici svolti nelle scuole italiane, per molti ragazzi l'omosessualità è ancora un tabù e un motivo di discriminazione. Napolitano si era già espresso contro l'omofobia definendola contraria alla Costituzione, all'indomani delle violenze di Roma e Firenze.

fonte: http://www.gay.it

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