Vi era un tempo in cui il mondo era popolato solo da buoni sentimenti:
Amicizia, Amore e Bontà. Ma un brutto giorno, dalle labbra di Amicizia
prese vita Menzogna e Amore ne rimase ferito. Da questo episodio,
nacquero i primi sentimenti negativi: Tristezza e Gelosia. Nonostante
fossero fratelli, i due si accoppiarono dando luce a Odio. Vedendo ciò
che aveva provocato, Amicizia pianse e, una sua lacrima, generò
Speranza. Intanto, Amore cercò di fermare Odio, ma la loro forza si
equivaleva e nessuno riusciva a prevalere sull’altro. E da questo
scontro nacqui io, Rabbia.
Mi isolai, poiché
non volevo nessun sciocco sentimento accanto a me. Non odiavo Amore, né
amavo Odio. Tutto mi era indifferente. Eppure accadde qualcosa che non
avevo previsto: Amicizia riuscì a trovare il modo di raggiungermi e di
toccarmi il Cuore. Mi addolcì e, quando Amore mi sfiorò, dal mio petto
sbocciò Fiducia. Ma ciò che credevo Amicizia si rivelò essere sua
figlia Menzogna. Tradita e incredula, ritornai in me e al mio antico
splendore. Tuttavia le lacrime e il sangue causato da Menzogna
scorrevano ancora in me e da essi generai Dolore e Sofferenza. Scatenai
la furia dei miei figli su Amicizia, che non potevo perdonare, e su
Amore, che mi aveva ingannato. Tuttavia Bontà, attraverso Fiducia,
riusciva ancora ad esercitare il suo potere su di me. Non lo potevo
permettere, perciò mi liberai della mia primogenita tramutandola in ciò
che più le si addiceva: una bolla di sapone. E se una parte di me
avrebbe voluto che Speranza la trovasse per fortificarla, dall’altra
desideravo che esplodesse in modo che scomparisse dalla Terra.
Approfittando del mio momento di distrazione, Bontà mi baciò e io fui
sigillata all’interno di una maschera di Rassegnazione. Sottoforma di
quest’ultima, fermai i miei figli, Dolore e Sofferenza, e li richiamai
dentro di me. Grazie a Bontà, Amore e Amicizia erano salvi e, gioendo
insieme, originarono Felicità. Anch’io mi unii a loro, tuttavia era
solo apparenza perché Rabbia pulsava ancora viva dentro di me e,
presto, sarebbe fuoriuscita tramutandosi in Vendetta. Ma la vendetta
non poteva vivere dentro di me perchè non mi apparteneva, un giorno
incontro Altruismo ma diceva di chiamarsi Egoismo, Egoismo era sincero,
buono e Generoso, è non c'era giorno che in qualche modo trovava il
tempo e il modo di starmi accanto vicino per farmi capire che non
potevo vivere con tutti questi sentimenti dolorosi dentro di me da
questo grande sentimento venne Tranquillità una leggera è piccola
Tranquillità..... ma ora è l'unica cosa che mi fà sopravvivere.....
GuerrieraTenera
Questo racconto è stato scritto da Laura Pozzi il finale è diverso come il titolo ma a me è stata passata così cercando qualcosa che descrivesse la "RABBIA" Un'altra persona con un nik diverso mi dice che la storia è sua ( premetto una persona diversa) ora mi chiedo di chi sia questo racconto visto che c'è più di una persona che si è appropiata dell'originalità di questa storia..... Una cosa la posso garantire mi piace molto ma non è mia...
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