11 set. - Ancora un gay aggredito. Questa volta e' successo a Firenze, in piazza Salvemini, dove la notte tra il 9 e il 10 settembre, un ragazzo di 26 anni, poche ore dopo il presidio-fiaccolata unitario sui ponti fiorentini contro l'omo/transfobia, e' stato pestato a sangue da due italiani. Il ragazzo stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa in un locale gay fiorentino". A rendere noto l'episodio e' l'Arcigay Firenze "Il Giglio Rosa", in contatto diretto con il ragazzo e la famiglia. "Siamo vicinissimi al ragazzo e alla sua famiglia, e siamo scossi dal fatto che anche la citta' di Firenze sia protagonista di un episodio di inaudita violenza ai danni di una persona omosessuale, proprio a poche ore dalla grossa mobilitazione contro la violenza omofobica che aveva visto una straordinaria partecipazione della cittadinanza.
PAVIA, 11 SET - Ennesimo episodio omofobo ai danni di una coppia gay nell'Oltrepo' Pavese: un gruppo di ragazzi ha lanciato delle uova contro la loro casa. Cosi' Fermo Lardini, 58 anni, collaboratore scolastico, e Luca Ceppi, di 48, in pensione per motivi di salute, hanno presentato una denuncia ai carabinieri. 'Se le angherie proseguiranno - raccontano sulla 'Provincia Pavese' - dovremo cambiare residenza'. Sdrammatizza il sindaco: 'La situazione non e' grave. Mornico Losana non e' un paese omofobo.'
Pisa: Una Trans inchioda i suoi aggressori e poi denunciata per clandestinità
Pisa-Nonostante fosse consapevole di essere clandestina, una transessuale brasiliana ha denunciato alla polizia di essere stata malmenata e rapinata da tre giovani pisani permettendo il loro arresto. stata a sua volta denunciata per il reato di clandestinità. L'aggressione è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì scorsi lungo la strada dove la trans brasiliana, domiciliata a Viareggio, aspetta i clienti. I tre pisani arrestati hanno 30, 20 e 18 anni, sono incensurati e avevano portato via alla brasiliana 300 euro. Erano arrivati a bordo di un'auto di cui, dopo l'aggressione subita, la transessuale è riuscita a prendere il numero di targa e a darlo alla polizia.
Invitiamo le autorita' e istituzioni a non considerarlo come un episodio isolato e chiediamo agli inquirenti di indagare accuratamente affinche' gli aggressori possano essere identificati e fermati quanto prima. Chiediamo a tutta la comunita' lgbt di rimanere compatta e continuare con coraggio e determinazione il percorso di sensibilizzazione e isolamento delle frange violente in Italia.
fonte:http://www.ansa.it
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