E SE QUESTO BAMBINO FOSSE TUO FIGLIO?


In occasione del voto alla Camera sulla legge contro l’omofobia, previsto per MARTEDI' 19 LUGLIO DALLE ORE 15, il movimento lgbt si mobilita in sostegno di questa battaglia di civiltà e contro l’atteggiamento arretrato e opportunista di quei parlamentari italiani che ancora una volta vogliono dichiarare incostituzionale una legge contro l’omofobia, presente oggi in buona parte dei paesi democratici e civili. La volontà determinata di questi politici è non consentire che i diritti delle persone omosessuali e trans abbiano alcun riconoscimento, seppur minimo, in Italia.

Per questo MARTEDI’ 19 LUGLIO DALLE ORE 15
saremo in piazza MONTECITORIO con lo slogan 'LEGGE INCOSTITUZIONALE? OMOFOBIA PARLAMENTARE’.

La legge sull’omofobia è una legge che riguarda tutti perché è una legge di civiltà e democrazia, basilare in un Paese che intende tutelare tutti i suoi cittadini dalle violenza e dall’odio.

INVITA AL SIT-IN I TUOI AMICI SU FACEBOOK

Hanno aderito:
Associazione radicale Certi Diritti
Arcigay
Agedo
Famiglie Arcobaleno
MIT
Circolo Mario Mieli
Di'Gay Project
Equality
Gay Center
Radicali Italiani
Forum Queer SEL
Associazione Luca Coscioni
CGIL- Nuovi Diritti
Associazione 3D
Fondazione Massimo Consoli
I-Ken Onlus
Yellow Sport

Fonte:http://www.digayproject.org/Home/sitin_in.php?c=4590&m=9&l=i


Una storia di omofobia ...

Alexandre Thomé Ivo rajão 1996 – 2010

Voglio dire, che non ho la dimensione che il mio grido raggiunga più spazio possibile e non voglio chiudermi prima di poter spiegare quello che sto davvero vivendo, sentendo e lottando per la giustizia di Alexandre, per la nostra famiglia e le persone della nostra classe sociale in modo da non smettere di credere che la giustizia è per tutti e che dobbiamo anche aver la consapevolezza del fatto che come società, dobbiamo fare la nostra parte. Ora spero che le mie parole possono fa capire che i pregiudizi,l'intolleranza, e la mancanza di rispetto uccidi giorno dopo giorno e l'omofobia distrugge le persone e le loro famiglie.

Ho dato inizio alla mia famiglia a 23 anni in seguito è nata la mia primogenita Paula(17 anni) e un anno mezzo dopo arriva Alexandre(14 anni) il mio matrimonio è stato un breve periodo di tempo ed io sono tornata a casa dei miei genitore e ho continuato la mia vita con i miei figli e i miei genitore( sono stati cresciuti in una struttura di famiglia della classe media, con tutto quello che potevo e ero in grado di fornire) e non è mai mancato il calore nelle nostre vite, i miei figli riempivano la nostra vita di gioia e Alexandre era il nostro ragazzo di casa, molto protetto dalla sorella e della nonna, ha sempre richiamato l'attenzione perché era molto carino e intelligente e non era intimidito di partecipare a qualsiasi questione, dopo la mia separazione io come figlia più piccola, sono stata accolta insieme ai miei figli con molto più amore, complicità e responsabilità.

In realtà, mo sono resa conto la scorsa settimana per l'esattezza il 29/03/2010 in udienza,che poi no è successo quello che Alexandre avrebbe considerato della questione dell'orientamento sessuale, io credo, per come conoscevo Alexandro, che lui non conosceva o che era preoccupato di questo problema per il semplice fatto che stava entrando nella fase di scoperta, e quanto al fatto di amare o non mio figlio per la scelta del suo orientamento sessuale non sarebbe mai incrociato nella mia mente neanche nel mio cuore, non sarebbe stato facile, non è una cosa facile da gestire anche se fosse una sua scelta o no che avrebbe portato lui a molti momenti di auto-affermazione di sé, come genitori, abbiamo paura per i nostri bambini, che possono soffrire e nel mio caso in particolare, a mio figlio non gli hanno dato questa opzione...lo condannarono a morte.

La nostra famiglia crede nel contesto della parola valore, siamo abbastanza eclettici nel contesto religiosi( cattolici, evangelici e spiritualisti) nel contesto di razza (nera, portoghese e italiana), nell'ambito sessuale( omosessuale ed eterosessuale) allora non potrei non educarli senza rispettare la diversità, viviamo in Brasile e dobbiamo educare i nostri figli a crescere con questa consapevolezza e soprattutto di renderli consapevoli del significato del rispetto per gli esseri umani.

Non ero a conoscenza di crimini motivati da omofobia ( crimini d'odio), non ero a conoscenza delle raffinatezze di crudeltà che un individuo con le proprie mani può fare su un altro essere umano motivati da omofobia, e tanto meno accettare ciò che porta un individuo a commettere tale crimini, nel mio caso, Alexandre è stato rapito, torturato fisicamente e psicologicamente, è stato toturato per circa tre ore e ciò abbiamo saputo attraverso il medico legale e che lui avrebbe lottato per la sua vita, ma in una lotta diseguale di tre uomini di dimensione fisica superiore alla su di eta di ( 23 anni).

Io rimango a pensare a mio figlio e mi chiedo quanto abbia pregato per la sua vita, come abbia chiesto di non fare tanta violenza contro di lui, perché era un ragazzino tranquillo, aveva la paura della violenza e la subi completamente su di lui.

In realtà la mia lotta è cominciata quando ho appreso della morte di Alexandre, prima di tutto che la polizia lavorasse al caso e mi portasse i fatti reali e poi quando mi hanno detto la vera motivazione dell'omicidio di mio figlio io non potrei mai nascondermi... sarebbe come assassinare Alexandre ancora una volta, non nascondo, e non ho paura o vergogna di parlarne, però la gente deve capire che i crimini come questo possono capitare a chiunque, mio figlio non è stato ucciso in comunità, è stato assassinato da individui della classe media che hanno accesso a un avvocato...dobbiamo svegliarci facciamo rumore e per questo farò giustizia nel caso di Alexandre Ivo, purtroppo in attesa del processo gli assassini sono in piena libertà, perché il nostro codice penale favorisce solo quelle che praticano il reato e non la vittima e non risponderanno del reato di omofobia, perché il senato del nostro paese è composto da fondamentalisti religiosi e purtroppo messo li da una parte della nostra società.

Io in realtà non ho avuto l'opportunità di genitori, ma da quando mi sono imbattuta in alcuni giovani che mi considerano come la Madre delle persone GLBT, come ho detto non è facile, dobbiamo tenere i nostri figli lontani dalla violenza, questo include la nostra casa, rispetti e saranno rispettate di sicuro, parlare, imparare ad ascoltare e l'apprendimento della diversità sarà naturale, e come volevo aver avuto l'occasione essendo mio figlio omosessuale o non, essere qui oggi con lui tra le mie braccia....

Infine voglio dire che tutti i cittadini hanno l0bbligo di rispettare la diversità di ciascuno e di inserirci in essa, la lotta è per il rispetto della vita, oggi l'omofobia uccide, e Alexandre Ivo, raffigura materialmente questo, perché rimarremo senza ottenere una risposta alla domanda se oggi è cosi importante che Alexandre era a conoscenza del suo orientamento sessuale? questo non lo sapremo mai perché lui non è più presente.

Grazie!
Per la criminalizzazione di omofobia!
Per la vita, la pace
La tortura e l'impunità, mai più.

Angelica Ivo
(Madre di
Alexandre Thomé Ivo Rajão )


Un bambino, 14 anni. E SE QUEL BAMBINO FOSSE TUO FIGLIO? che credeva di vivere in un mondo diverso è stato ucciso all'alba del 21 giugno 2010 a São Gonçalo - RJ ... Un atto vile di omofobia ...che si ripeti ogni giorno in tutto il mondo.
Alexandre Ivo Thome Raja credeva in tutte le pubblicità in tutti i romanzi, in ogni film che gli mostrava che il mondo era diverso.
Egli credeva nel potere delle sfilate dell'orgoglio gay in tutto il mondo ... Credeva di poter essere felice di essere esattamente chi fosse ...
Ma non era vero ...
Alexander non si rese conto che il rispetto, la tolleranza e la diversità sono solo belle parole usate per vendere film, musica e una moltitudine di prodotti e servizi che funzionano solo nel mondo della fantasia e della pubblicità.
Alessandro è stato vittima di tutti noi ... che alimentiamo, direttamente e indirettamente, molti omofobi che ci circondano ogni giorno.
Alimentiamo l'omofobia, con battute, con gesti, con l'intenzione ...
Alimentiamo l'omofobia quando non riusciamo a fare un movimento serio ... quando trasformiamo la mobilitazione di migliaia di persone in centinaia di città in quasi tutto il mondo in un gigantesco carnevale senza senso.
Quello che Alexander non sapeva era che non aveva diritto di esercitare pienamente la propria cittadinanza.
Il mondo senza Alexander sarà triste ... Ricorderò ogni giorno che il ragazzo che ha fatto tutto quello che io non ho il coraggio di fare ... è morto.
E 'morto per causa mia ... Morto per colpa di tutti coloro che sono stati in silenzio davanti all' OMOFOBIA MONDIALE ...
Quando staremo guardando un programma umoristico ricordiamo che la battuta senza malizia togle il diritto di migliaia di persone di esercitare la sua cittadinanza IN pieno. Che gli scherzi senza conseguenze alimentano l'odio e il disprezzo della gente che ha ucciso Alexander ... e uccideranno molti altre ancora.
E 'tempo che i sacerdoti, pastori, insegnanti, attori, registi , giornalisti...si rendano conto che l'odio seminato nei cuori delle persone malate ... Alimenta OMOFOBIA tutti i giorni ...


Vanessa Mazza

Fonte:http://www.gay.com.br/2011/06/20/alexandre-ivo-1-ano-confissoes-de-uma-mae/

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