Roma, 25 lug. - Ventidue mesi butatti via: la Camera ha affossato per la seconda volta la legge contro l'omofobia. Con 293 si', 250 no e 21 astenuti, l'Aula ha approvato le pregiudiziali di costituzionalita' presentate da Pdl, Lega e Udc.
"Oggi il Parlamento era chiamato a decidere se stare dalla parte dei violenti o delle vittime e ha scelto, almeno per una sua componente, di stare dalla parte dei violenti", ha commentato Concia gia' rassegnata in partenza.
ARCIGAY. DAL PARLAMENTO VIA LIBERA L’OMOFOBIA. DERIVA PERICOLOSISSIMA
(26/07/2011) -
L’approvazione delle pregiudiziali di costituzionalità e il conseguente affossamento della legge contro l'omofobia è l'ultimo oltraggio che una maggioranza fatta da uomini mediocri e di bassissimo profilo umano, politico e culturale ha voluto consapevolmente rivolgere alle persone lgbt e a tutto il Paese. L'Italia è stata spremuta senza pietà da questi mentecatti senza rispetto per la vita e i diritti della gente. Denunciamo all'Europa e al mondo civile che in Italia esiste un'autentica emergenza democratica e che in questo Paese una legge che tuteli le vittime dell'omofobia è definita dal Parlamento incostituzionale, mentre esponenti di primo piano di questa stessa maggioranza definiscono giuste e condivisibili le idee del mostro Breivik, l'assassino di Utoya. Questo Parlamento ha tradito la civiltà e la giustizia ed ha deciso di sostenere i violenti. Noi lo denunciamo all'opinione pubblica e chiediamo che l'Unione ci aiuti a fronteggiare questa pericolosissima avanzata di omofobia, xenofobia, razzismo che il Parlamento italiano ha deciso di legittimare ancora una volta, dicendoci di fatto che la violenza deve essere sopportata e che la discriminazione è il metro della convivenza nel nostro Paese.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
Fonte:http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=62182&idsezione=1
Nessun commento:
Posta un commento