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giovedì 7 luglio 2011
LA LETTERA / "Io, insultata in corriera per omofobia"
La testimonianza di una giovane lettrice di Abano Terme: "Le molestie di due ubriachi in corriera: le racconto per dignità"
ABANO TERME. Chi scrive è una giovane di 34 anni. Una donna che si è trovata a vivere una situazione molto sgradevole, un segno di degrado di una civiltà sempre meno tollerante e sempre più incalzante e aggressiva.
Scrivo "per dignità" e a questo penso quando butto giù queste poche righe. Le scrivo a prescindere dal mio orientamento sessuale, a prescindere da quello di chiunque. Potevo essere omosessuale o eterosessuale. Uomo, donna o transgender. Non importa. E ho risposto "per dignità" quando mi sono trovata di fronte due ubriachi che, solo per il fatto di portare i capelli corti e una camicia che mi nascondeva il seno, sono stata oggetto di derisione e aggressività.
Mi chiamo Marta. Domenica sera sono salita sull'autobus che da Padova porta ad Abano. So che dalle 18 in poi non viaggia gente "raccomandabile" sugli autobus e già questo è un problema. Ho i capelli corti e per non essere notata mi sono vestita con i jeans e la camicia. Sono salita sull'autobus con il cagnolino tra le braccia e mi sono seduta in terza fila.
Davanti a me... uno "spettacolo" raccapricciante: due ubriachi, uno dei quali con delle macchie di vino rosso sulla camicia. Hanno incominciato a parlottare tra di loro. Mi facevano dei gesti e traballavano.
Ad un certo punto quello con le macchie sulla camicia si è avvicinato a me e mi ha detto "ma ti situ omo o femena?" al ché io allibita ho risposto "sono affari miei". Ecco che allora è intervenuto il suo amico che in tono sprezzante ha detto "sarà gay, sta' Italia de merda che la va avanti con i fenoci...".
Sono una persona molto sensibile e l'aggressione verbale non mi ha lasciata indifferente. Tremavo come una foglia e mi sono alzata dal mio posto e avvicinata all'autista dicendogli delle "molestie" dei due imbecilli. Ho avuto la solidarietà dell'autista e di due donne che erano sedute in prima fila e che hanno sentito cosa io ripetevo dei due ubriachi. Non so se siano stati presi dei provvedimenti dopo che io sono scesa subito dall'autobus.
Ma lo dico e lo ribadisco: "per dignità" ho diritto e voglio essere libera di essere me stessa. Con i capelli lunghi o corti. Con la camicia o con un vestito. Ma combattendo l'ignoranza.
Per dignità.
Marta.
Fonte:http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/07/07/news/la-lettera-io-insultata-in-corriera-per-omofobia-4572617
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