23/05/2011
"Transgender. Le sessualità disobbedienti"
di Gianfranco Meneo
Palomar Edizioni
Il libro "Transgender. Le sessualità disobbedienti" utilizza la metafora del viaggio per raccontare i mutamenti del corpo, le istanze che su di esso modificano desideri di riconoscimento e riscatto ma un corpo che è anche motivo di allontanamento, misconoscimento nonché strumento per permettere a un certo giornalismo di abbattere nemici, creare status, addomesticare coscienze labili che, ignorando i loro diritti, non comprendono di aver ampliato la schiera dei loro doveri.
Il tema dominante si può riassumere in un interrogativo: l’eterosessualità, intesa come fattore naturale, può ancora condizionare l’esistenza nella società postmoderna?
Il testo cerca di rispondere a questi interrogativi compiendo il viaggio prima anticipato partendo da un'esperienza diretta: l’intervista a Luana Ricci, transessuale, pugliese, leccese, che racconta il suo percorso di transizione MtF (da maschio a femmina).
Successivamente si cerca di raccogliere una serie di testimonianze, racconti, d'intrecciare una carta d'identità di gay, lesbiche, transgender.
Non manca in quest'analisi del corpo un doveroso riferimento alle istanze del femminismo, al pensiero della differenza, punto fondamentale da cui tutte le rivendicazioni hanno preso forma.
Si è tentato di creare un filo conduttore che giungesse a tutti, ma soprattutto al lettore più distratto, colui che cerca di non addentrarsi in determinate questioni.
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