Vi propongo un libro a tematica glbt , ovvero “Il mio nome è Lucy, L’Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale”. Il libro che vi propongo è opera di Gabriella Romano, regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana.
Una storia che intreccia non solo le esperienze personali di una persona che scopre di essere diversa da ciò che sembra, ma si trova a fare questa scoperte nel bel mezzo di grandi cambiamenti sociali e civili. Una storia che vive nella storia.
In sintesiIl
secolo breve con occhi diversi: quelli di Luciano, classe 1924, dapprima bambino inquieto della provincia piemontese, poi adolescente "diverso" nella Bologna fascista, e subito dopo disertore con l'8 settembre, deportato a Dachau e liberato dagli alleati, e nel dopoguerra trasmigrato a Torino sulle ali del boom economico, dove cambia sesso in pieni anni ottanta per poi tornare, da donna matura, nella casa e nel quartiere che lo hanno conosciuto ragazzino. Una storia lunga ottant'anni che si intreccia a quella del nostro paese e delle sue svolte sociali, culturali e politiche, e getta luce sui suoi lati più in ombra, sugli espedienti, i luoghi, i linguaggi, le trasformazioni di una diversità sessuale, sempre in bilico tra il segreto e l'esibizione, tra l'insicurezza e la piena rivendicazione di un'alterità consapevole. La Lucy di oggi, ormai ottantenne, racconta il Luciano di un tempo e l'età di mezzo con la serenità di chi, con grande tenacia, ha saputo ricavarsi un angolo di mondo in cui coltivare gioie e dolori di una vita vissuta controcorrente. L'ipocrisia della piccola provincia, il regime, la guerra, la deportazione, il dopoguerra, le fatiche per campare, i cabaret en travesti, la vita notturna, la prostituzione, le feste, gli amori, gli arresti, e poi l'incontro coi nascenti movimenti di liberazione sessuale. Si dipana in queste pagine l'esperienza di una differenza vissuta "senza rete".
http://www.ibs.it/code/9788860363626/romano-gabriella/mio-nome-lucy.html
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