CONGRESSO PD/ Marino: sui diritti Italia arretrata, sui diritti omosessuali mi ispirerò a Germania e Gran Bretagna


sabato 18 luglio 2009

"Nel nostro paese la cultura dei diritti è arretrata, soprattutto a causa della politica che è incapace di affermare 'laicamente' il principio della piena uguaglianza dei cittadini, come recita l'articolo 3 della nostra Costituzione". Lo ha affermato ieri Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Pd al Gay Village di Roma.



"I modelli di proposta di una legge che riconosca alle coppie omosessuali la piena cittadinanza sono diversi. Nella mia proposta - ha aggiunto - mi voglio ispirare alla legislazione inglese e tedesca proponendo un istituto giuridico per cittadini omosessuali, che vorremo chiamare Unioni Civili, semplicemente".

http://www.ilsussidiario.net



Testo da L'unità - Articolo di Mariagrazia Gerina

http://www.unita.it/news/politica/859...

Il terzo candidato aleggia sulla platea piombina. Si materializza quando, dopo i big già scesi in campo, e subito prima di Debora Serracchiani, il cui intervento slitta di ora in ora, sale sul palco Ignazio Marino, il chirugo internazionale prestato alla politica, che parla da outsider, da contemporaneo, come direbbe Ivan Scalfarotto. Come uno che viene da un percorso completamente diverso ma si è entusiasmato quando ha visto uomini e donne scendere in piazza per creare un nuovo partito. Parla da cattolico, intransigente nella difesa dei diritti civili. Ed è unovazione. Voglio uno stato che difenda i diritti civili, che siano uguali per tutti: uomini, donne, omosessuali, malati, scandisce. E viene giù la platea.

Il testamento biologico è stata una cartina di tornasole. Si sono inventati la posizione prevalente. Per me il metodo è un altro: si discute si decide e si vota e quel voto è la misura di una battaglia in parlamento. Incisivo, categorico, non ha paura di dividere, se servirà a chiarire che cosè il Pd: E chiedere troppo che quelli che non credono che tutti proprio tutti devono avere garantiti i propri diritti?.

E ancora applausi, mentre il chirurgo cattolico scandisce il suo evangelico e laico: sì, sì/no, no. E quando dice ancora più forte: Non ci credo che se cè una donna incinta su una nave noi la dobbiamo riportare manu miltari da dove viene.

Non è questo il Pd per cui voglio lavorare, scandisce Marino, in perfetta sintonia con la sala. Solidarietà, rispetto, regole, meritocrazia, diritti e sopratuttto laicità dello stato, scandisce ancora applaudito. Non dice se si candiderà, però anche lui, come Franceschini, ha in mente una squadra. Io voglio una squadra, che discuta e poi si attenga alla maggioranza. Cè una maggioranza nel nostro paese, assicura, che non condivide i principi del centrodestra. E deve sapere cosa pensa il Partito democratico. Deve conoscere quali sono le linee che il partito intende sostenere. Marino sui temi decisivi quelle linee le ha molto chiare.

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