Carrara, 16 luglio 2009 - "Per la libertà in difesa dei diritti". Uno striscione in consiglio comunale e un piccolo corteo a sostegno di Francesca, la transessuale che vuole riconquistare un posto nella società e che con le unghie, seppure smaltate, e con i denti intende difendere il proprio diritto a rifarsi una vita dignitosa e onesta. Così Francesca Reale, napoletana di nascita, ma carrarese di adozione, accompagnata da Regina, la mitica Regina Satariano, da sempre in prima linea nella difesa dei diversi, e dai rappresentanti di associazioni e gruppi di cittadini, si sono presentate in consiglio comunale, armate semplicemente di inseparabili lustrini, pallettes e tanta voglia di difendere i propri diritti sacrosanti.
Così con una manifestazione composta, Francesca e le altre si sono sedute in consiglio comunale dove sono stati votati due documenti (uno di maggioranza e uno di opposizione) che parlavano di difesa dei diritti, dignità del lavoro e della persona, rifiuto di ogni forma di razzismo. L’intento era uno schiaffo morale nei confronti di Gianni Musetti, quel consigliere della Destra che ha aperto il duro j’accuse contro il transessuale messo dall’Arci allo sportello di assistenza internet di Marina. Così se Mustetti è stato mosso nella sua invettiva da un pool di mamme disturbate dalla presenza del trans allo sportello cui hanno acccesso anche i giovanisismi, Francesca ha raccontato la sua storia.
Una storia fatta di difficoltà, cadute, delusioni e scivolate, ma che adesso è contrassegnata da tanta voglia di ricostruire, di andare fuori a testa alta, forte della sua dignità e della sua capacità di tirarsi fuori dai guai e voler ricominciare. «Sono a quello sportello da 4 mesi — racconta Francesca—, grazie a una legge della Regione che, di concerto con il ministero di Giustizia, punta al reinserimento lavorativo di chi ha avuto un passato burrascoso. Per poter accedere a quel progetto ho dovuto superare una serie di prove e colloqui che attestassero la mia volontà di fare sul serio. Da quando sono al lavoro non ho mai avuto una sola lamentela e sono convinta di essere benvoluta da tutti coloro che vengono al centro. Non faccio che ricevere complimenti e lodi per il mio comportamento. Ditemi voi cosa dovrebbe fare una persona che, dopo tante difficoltà, vuole riprovarci».
A sostegno di Francesca, Regina e Umberto Moisè, presidente dell’Arci (che va fiero di aver messo anche un altro trasnsessuale a un altro sportello Paas) i quali parlano di una vera e propria strumentalizzazione politica per colpire chi è diverso. Intorno a Francesca, oltre all’associaiozne Transgenere e il Consultorio regionale, rappresentati da Regina, anche l’Arci, Rifondazione, Associazione solidarietà proletaria, Sinistra critica.
E’ propriodi Sinistra Critica un documento di solidarietà «alla ragazza, bersaglio delle accuse omofobe e sessiste del consigliere Musetti. Episodio che ci dà la misura della crisi culturale che attraversa questo Paese». Non fa unpasso indietro lo stesso Musetti che, annunciando una protesta in piazza, scrive: «Le manifestazioni contro di me organizzate dall’Arci, dai Comunisti stalinisti e dai trans e l’ordine del giorno del consiglio non mi faranno cambiare la mia opinione. Il trans non è adatto a stare al contatto con il pubblico. La si mandi a fare l’operatore ecologico o qualche lavoro socialmente utile».
fonte; http://lanazione.ilsole24ore.com/massa_carrara/2009/07/16/206251-francesca_regina_scendono.shtml
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