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giovedì 18 dicembre 2025

Visibilità e provocazione: Paul Cadmus, un artista gay contro il moralismo”


Paul Cadmus (1904–1999) è stato uno dei pittori più originali e controversi dell’arte americana del Novecento. Nato a New York, si impose con uno stile figurativo che univa la precisione tecnica rinascimentale a una satira pungente della società contemporanea.


Nel 1934 dipinse The Fleet’s In!, opera che raffigurava marinai in licenza a New York, immersi in scene di eccesso e sensualità. La Marina degli Stati Uniti censurò il quadro e lo rimosse da una mostra pubblica, ma quella stessa decisione trasformò Cadmus in un simbolo di rottura. L’artista, apertamente gay in un’epoca segnata da moralismo e repressione, portò sulla tela corpi e desideri che la società preferiva nascondere.


La sua carriera attraversò decenni di profondi cambiamenti culturali, dalla Grande Depressione alla nascita dei movimenti per i diritti civili. Con ironia e coraggio, Cadmus raccontò la vitalità delle comunità queer e le contraddizioni della vita urbana americana, aprendo spazi di rappresentazione per chi non ne aveva.

La forza di Cadmus sta nell’aver trasformato lo scandalo in occasione di emancipazione: un artista gay che, con il pennello, ha inciso nella storia dell’arte e ha dato voce a un’epoca di transizione, rendendo visibile ciò che era invisibile.

Fonti: Metropolitan Museum of Art; Artsy; Philadelphia Museum of Art; Crystal Bridges Museum of American Art.





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