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martedì 2 dicembre 2025
🇨🇴 Colombia: un passo storico per i diritti trans e non binari
Dal 2026, la Registraduría Nacional del Estado Civil permetterà alle persone trans e non binarie di registrare la propria identità nei documenti ufficiali. Nei nuovi registri civili e nelle carte d’identità colombiane compariranno le categorie “T” (trans) e “NB” (non binario) nel campo “sexo”.
Questa misura sarà implementata in oltre 1.220 uffici in tutto il Paese, rendendo il processo accessibile e capillare. È un cambiamento senza precedenti, che risponde a decenni di invisibilità e violenza: nel 2024, almeno 164 persone LGBTQIA+ sono state uccise in Colombia per motivi legati all’identità di genere o all’orientamento sessuale.
Il contesto latinoamericano
La Colombia si inserisce in un mosaico di realtà diverse in America Latina:
🇦🇷 Argentina – Dal 2012 la Ley de Identidad de Género garantisce il cambio di nome e genere con autodichiarazione. Dal 2021 è possibile registrarsi come “X”, riconoscendo ufficialmente le identità non binarie.
🇺🇾 Uruguay – La Ley Integral para Personas Trans (2018) è tra le più inclusive: garantisce cambio di nome e genere, accesso a cure mediche e quote di lavoro pubblico.
🇧🇷 Brasile – Dal 2018, il Supremo Tribunal Federal consente il cambio di nome e genere senza obbligo di interventi chirurgici. Non esiste però un riconoscimento legale esplicito per le persone non binarie.
🇨🇱 Cile – La Ley de Identidad de Género (2019) consente il cambio di nome e genere, ma non prevede ancora un’opzione per le persone non binarie.
🇪🇨 Ecuador – Alcune sentenze hanno permesso il cambio di genere nei documenti, ma manca una normativa nazionale.
🇵🇪 Perù – Non ha leggi specifiche: i cambi di nome e genere sono possibili solo tramite sentenze giudiziarie.
La decisione della Colombia è storica perché introduce per la prima volta in Sud America categorie esplicite per persone trans e non binarie nei documenti ufficiali. Insieme ad Argentina e Uruguay, che già riconoscono le identità non binarie, la Colombia apre una nuova fase di inclusione. Brasile e Cile restano a metà strada, mentre Perù ed Ecuador mostrano ancora forti ritardi.
Questa diversità dimostra che la lotta per la dignità trans e non binaria è ancora in corso, ma anche che la memoria e la resistenza hanno già aperto strade nuove in tutto il continente.
Fonti:
Il Caffè Geopolitico – Diritti LGBTQIA+ in America Latina
Wikipedia – Riconoscimento legale del genere non binario
Il Grande Colibrì – Diritti LGBT in Sud America
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