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martedì 2 dicembre 2025

La lunga storia dei diritti transgender: dagli Stati Uniti al mondo

"Marcella Di Folco, Xica Manicongo, gli hijra dell’India, Matthew Shepard, Miss Major Griffin-Gracy, Elagabalo: volti e memorie trans che attraversano la storia e il mondo."

Un fenomeno antico, una lotta globale

Le persone transgender non sono una “novità” del nostro tempo. La loro presenza attraversa secoli e culture: dagli hijra in India, riconosciuti come comunità di terzo genere già in epoca precoloniale, alle figure gender-variant nell’antica Roma e nel Brasile coloniale.

🇮🇹 Italia: invisibilità e resistenza

In Italia, la storia trans è segnata da invisibilità e stigmatizzazione. Solo dagli anni ’70 e ’80, con figure come Marcella Di Folco, attrice e attivista, la comunità trans ha iniziato a conquistare visibilità politica. Nel 1982, la legge 164 ha permesso la rettifica anagrafica del sesso, ma senza garantire piena dignità sociale. Oggi, le persone trans italiane continuano a lottare contro discriminazioni quotidiane e contro una politica che spesso le marginalizza.

🇧🇷 Brasile: la memoria di Xica Manicongo

La storia brasiliana custodisce la figura di Xica Manicongo, persona schiavizzata e considerata la prima travesti documentata nel Paese, vissuta a Salvador nel XVI secolo. La sua esistenza testimonia come le identità trans siano parte integrante della storia coloniale e della resistenza culturale. Oggi, il Brasile è ancora uno dei Paesi con il più alto tasso di violenza contro persone trans, ma anche un luogo di forte attivismo e visibilità.

🇮🇳 India: colonialismo e cancellazione

Gli hijra hanno avuto un ruolo riconosciuto nella società indiana per secoli, con funzioni rituali e sociali. Con l’arrivo del colonialismo britannico, furono perseguitati e criminalizzati, ridotti a “fenomeno da estirpare”. Questa cancellazione coloniale ha avuto effetti duraturi, ma negli ultimi decenni la comunità ha riconquistato visibilità, ottenendo nel 2014 il riconoscimento legale come “terzo genere” dalla Corte Suprema indiana.
 Le nuove destre e la cancellazione

Oggi, in diversi Paesi, le destre radicali invocano “Dio, patria e famiglia” per giustificare leggi e politiche che cercano di eliminare le persone trans dalla vita pubblica.

Negli Stati Uniti, si moltiplicano le leggi che vietano l’accesso delle persone trans a spazi pubblici e cure mediche.


In Europa, partiti conservatori e cattolici spingono per restringere i diritti acquisiti.


In Brasile e in Italia, la retorica religiosa e nazionalista viene usata per marginalizzare e silenziare le voci trans.

La storia trans è globale, antica e resiliente. Dall’Italia al Brasile, dall’India agli Stati Uniti, ogni comunità ha affrontato cancellazioni, persecuzioni e violenze. Ma ogni volta ha risposto con resistenza, memoria e dignità.

Ricordare queste storie significa comprendere che la lotta per i diritti transgender non è un capitolo isolato, ma parte di una narrazione universale. E che nessun muro eretto in nome di “Dio, patria e famiglia” potrà cancellare la luce di chi resiste.

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