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lunedì 13 giugno 2011

Referendum, vittoria dei sì. fieri di essere italiani.



Il 13 giugno 2011 sarà una data da ricordare: è la data del risveglio degli italiani dal torpore indotto da una politica corrotta, egoista e opportunista.

Manca ancora lo spoglio di gran parte delle schede referendarie, ma si prevede il più roseo dei risultati e una cosa è certa: gli italiani hanno detto sì. Gli italiani sono andati a votare. Il referendum ha raggiunto il quorum e la voce dell'Italia il cuore del governo: siamo stanchi di questa classe politica!
Berlusconi ha dichiarato che sarebbe andato al mare questo weekend invece di andare a votare e il popolo del web lo ha ripagato così...

Ecco il video esclusivo dei più stretti collaboratori di Berlusconi al ritorno in Italia dopo uno spensierato weekend al mare. Infatti, come suggerito dal premier, avevano ignorato i referendum ma, dopo ore di volo lontani da ogni informazione, alle 16 di lunedì 13 giugno scoprono la realtà. E la accettano con serenità.


Roma, 13 giu. (TMNews) - L'affluenza per il referendum vola sostanzialmente al 57% per tutti e quattro i quesiti e il governo finisce sul banco degli imputati. L'opposizione chiede, compatta, dal Pd all'Udc, a Sel passando per l'Idv, le dimissioni del premier Silvio Berlusconi e il ritorno alle urne. Il presidente del Consiglio assicura che la volontà degli italiani sarà ascoltata ma tiene duro su un punto: perdere il referendum non significa perdere il governo.

I più netti, nella maggioranza, sono, non a caso, i leghisti. Dal Carroccio, infatti, con le parole del ministro Roberto Calderoli arriva un avvertimento: siamo stufi di prendere sberle, prime le amministrative oggi il referendum, "non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un'abitudine". Poi un monito: "Andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovrà portare in aula il 22 giugno...", giorno della verifica di governo alla Camera. Anche la Chiesa fa sentire la sua voce, con una presa di posizione del Sir, l'agenzia di stampa della conferenza episcopale italiana: l'esito del referendum "è un messaggio diretto al governo" che deve dimostrare "responsabilità". E l'Azione cattolica osserva: i cattolici sono stati "determinanti".

Umberto Bossi e Roberto Maroni hanno tentato in tutti i modi di boicottare il referendum e di influire sul voto, professando la strada dell'astensione. Fino all'ultimo hanno tentato di convincere gli italiani a riappoggiare la testa sul cuscino e continuare a dormire, ma noi ora siamo svegli e non abbiamo intenzione di continuare a vivere in un incubo, preferiemo sognare.
Sognare che i governi smettano di fare i propri interessi iniziando a guardare ai nostri. Sognare che chi ha commesso un reato venga punito, anche se è un Ministro della Repubblica. Sognare che le numerose pale eoliche so sono state costruite nel sud Italia inizino ad esser messe in funzione e non siano solo il pretesto per ricevere dei fondi statali. Sognare un futuro diverso e non radioattivo.
Non sappiamo se dopo questa ennesima stoccata, il governo si deciderà a dichiare fallito il proprio programma. Come non abbiamo idea di come e se l'opposizione sfrutterà questo momento proficuo. La classe politica italiana sarebbe tutta da rifare. E' marcita negli anni e noi con loro. Ma adesso abbiamo seminato il terreno per una nuova fioritura. Se i nostri politici, di destra e di sinistra, vorranno continuare ad esser dei rami secchi verranno potati (ci vorrebbe una seconda rivoluzione francese!). Siamo un popolo che è tornato a sorridere e non possiamo permettere più a nessuno di bloccare la nostra corsa verso una nuova Italia, un'Italia che ascolti davvero le voci dei propri cittadini fieri di essere italiani.



(... invece di fare battute a cui nessuno ride più ormai... ndr)



Fonte:http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110613_190951.shtml

Fonte:http://www.gay.tv/articolo/1/14883/Il-quorum-dei-si--fieri-di-essere-italiani--COMMENTA

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