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martedì 28 giugno 2011

"Dio odia i gay?" il documentario del network televisivo internazionale Current


Il documentario "Dio odia i gay?" (45 minuti) del network televisivo internazionale Current di sky canale 130. Con un reportage sorprendente e inquietante sul clima di odio verso le persone LGBT che vivono nel terrore, in particolare dopo la visita di alcuni "evangelizzatori", esportatori di omofobia dagli USA.. Current che tramite i loro inviati ci portano in Africa per mostrarci come alcuni missionari protestanti hanno cominciato a diffondere odio nei confronti delle persone Omosessuali. Il documentario video io oggi ve lo propongo qui. Guardate con attenzione.
" Dio odia i gay?"




Mi ha colpito una frase detta nel documentario.

Leggiamo dalla Bibbia "Prima di formarti nel grembo di tua madre, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato" (dal libro di Geremia 1,5). Questo significa che fin dal primo momento della nostra esistenza, Dio sa quello che noi siamo, persone da rispettare ed amare.

Origini della persecuzione delle persone LGBT

Prima dell'avvento del Cristianesimo, l'omosessualità era accettata come una normale espressione della sessualità da quasi tutte le culture antiche. Esistono documentazioni che confermano l'esistenza e la normalità di unioni omosessuali sin dagli inizi della storia documentata in Egitto, Cina, Grecia, Roma e Giappone. Tra i più famosi esempi ricordiamo la coppia egiziana Khnumhotep e Niankhkhnum, la coppia greca Armodio e Aristogitone e anche quella romana tra l'imperatore Adriano e Antinoo. Il primo utilizzo documentato del termine "matrimonio" riferito ad una coppia dello stesso sesso si ha nell'Impero Romano. Matrimoni omosessuali sono diffusi in questo periodo (esempio fra tutti, il matrimonio voluto dall'imperatore Nerone con il liberto Sporo).

Il sorgere del Cristianesimo cambiò le attitudini alle unioni omosessuali e portò alla persecuzione gay e alla nascita dell'omofobia[senza fonte]. Nell'anno 342 gli imperatori cristiani Costante e Costanzo II, figli dell'imperatore Costantino I, approvarono una legge riletta da alcuni storici come una legge contro la prostituzione omosessuale, contro il matrimonio omosessuale e, più severamente, contro l'omosessualità in genere. Nel 390, gli imperatori cristiani Valentiniano II e Teodosio I dichiararono il sesso omosessuale illegale e coloro che erano colpevoli di questo delitto erano condannati alla pubblica esecuzione, bruciati sul rogo. L'imperatore cristiano Giustiniano I di Bisanzio (527-565) fece degli omosessuali un capro espiatorio per problemi quali "carestia, terremoti, e pestilenze." Ciò coincise con "l'entrata in vigore" del cristianesimo all'interno dell'Impero Romano.

La violenza:

La violenza contro le persone LGBT è rappresentata da azioni lesive dell'integrità psicofisica della persona, in ragione della sua transessualità o del suo orientamento sessuale. Tali azioni provengono, indifferentemente, da singoli individui, anche in concorso tra loro, o da gruppi organizzati, a volte quali parti di istituzioni governative. La violenza può estrinsecarsi differenti modi: attraverso condotte violente o vessatorie o per mezzo di giudizi morali negativi o di censura. Essa colpisce chi trasgredisce regole "eteronormative" e contravviene a protocolli basati su uno specifico ruolo di genere. In alcuni ordinamenti giuridici, l'omosessualità è criminalizzata e pertanto, le istituzioni di tali Paesi sono abilitate a perpretare violenza nei confronti delle persone bisessuali, omosessuali e transesuali. Anche le persone che sono erroneamente considerate LGBT possono esserne colpite.

La violenza contro le persone LGBT rientra tra i crimini d'odio, ossia quei crimini che colpiscono la vittima a causa della sua, reale o presunta, appartenenza ad un gruppo sociale. Nel caso in esame, il gruppo sociale individuato è composto da persone bisessuali, omosessuali, transessuali o transgender. Lo scopo dell'aggressione ha finalità omofobiche o transfobiche.

La questione della omosessualità è trattata in modo eterogeneo dai differenti gruppi religiosi. Alcuni di questi considerano l'omosessualità degna si condanna morale. In particolare le confessioni cristiane sono spaccate nella lettura dei testi ritenuti sacri. Ad esempio, secondo una prima interpretazione la Bibbia, nel vecchi testamento, confermerebbe che i rapporti tra sessuali tra persone dello stesso sesso costituiscono atti peccaminosi, altri invece hanno respinto tale lettura considerandola un'interpretazione errata. Nell'ebraismo sono notevoli le divisioni riguardo all'interpretazione della Torah. Nessuna di queste confessioni giustifica però atti di violenza verso le persone LGBT.

Differente è invece l'approccio della religione islamica verso l'omosessualità e in generale verso la morale sessuale. Vario è il trattamento giuridico e sociale all'interno delle singole correnti di pensiero islamiche. Oltre alla condanna morale, alcune comunità si spingono a comminare sanzioni giuridiche anche gravi. I rapporti omosessuali portano ufficialmente alla pena di morte in sette nazioni islamiche: Arabia Saudita, Iran, Mauritania, Sudan, Somalia, Somaliland e Yemen. Molte organizzazioni internazionali per i diritti umanitari, come Human Rights Watch e Amnesty International, denunciano la pericolosità tali leggi. Dal 1994 la commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite ha dichiarato che leggi di questo genere violano i diritti garantiti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dal patto internazionale sui diritti civili e politici.

Secondo l'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell'Unione Europea l'omofobia nel 2009 danneggia la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa e l'Italia è il paese dell'Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale. (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)

Sin dalla nascita del Cristianesimo, e successivamente di tutte le religioni sempre più recenti[senza fonte], l'attività omosessuale è stata repressa da diversi corpi giuridici e membri della società predisposti per tale "delitto" mediante pene quali mutilazione, morte, prigionia temporanea o a vita, ammende, esecuzioni pubbliche e ostracismo sociale. Tali leggi e codici, contrari nella maggior parte dei casi alla sodomia ed ai rapporti intimi, furono in vigore in Europa dal V al XX secolo, mentre in altre regioni (musulmane, asiatiche, centroamericane) sono ancora esistenti. Tra gli stati che hanno storicamente punito l'omosessualità con la morte ricordiamo:


Fonti :http://fondazionemassimoconsoli.com/consoli/index.htm

Voci correlate

Fonte:http://current.com/

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