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martedì 12 aprile 2011
USA: DIRITTI UMANI, IN ITALIA TROPPO CARCERE PREVENTIVO
Dal rapporto annuale sui diritti umani del Dipartimento di Stato Usa, non emerge un quadro edificante del sistema giustizia in Italia. Tempi troppo lenti della giustizia e eccessivo ricorso al carcere preventivo. E poi : la violenza sulle donne e i maltrattamenti ai danni degli omosessuali, dei rom e delle diverse minoranze. Si scrive nel rapporto: “I principali problemi dell'Italia, sono la lunghezza dei tempi della detenzione preventiva, prima del processo, l'eccessiva durata dei procedimenti giudiziari, le violenze contro le donne, il traffico di esseri umani e rapporti di atteggiamenti negativi, molestie e maltrattamenti nei confronti dei gay, lesbiche, rom e altre minoranze". A tale proposito il Bureau of Democracy, Human Rights and Labor ricorda che il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura (Cpt) “ha ricevuto numerose denunce di maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza da polizia e carabinieri e, in misura minore, da agenti della guardia di finanza e ufficiali. Non meglio vanno le cose per quanto riguarda il tema dell’immigrazione. In base a quanto è riportato nel report, le autorità italiane sono state infatti criticate dal Cpt perché attuano una politica di respingimento dei migranti in mare contraddistinta da “un uso sproporzionato della forza”. Inoltre sono state bacchettate dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa poiché autorizzano e fanno effettuare espulsioni non rispettose delle ordinanze emesse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), come è successo nei casi di Toumi Ali Ben Sassi nel 2009 e di Ben Khemais nel 2008, persone a rischio di maltrattamenti e torture nel proprio paese d’origine. Infine,l'agenzia governativa statunitense si meraviglia che, al 30 novembre 2010 e secondo il Ministero della Giustizia italiano, “i detenuti erano 69.155 in un sistema carcerario progettato per contenerne 44.066”. Si stupisce che “nel mese di settembre circa il 54 per cento dei detenuti erano definitivi e il 43 per cento in attesa di giudizio”. Il Bureau of Democracy, Human Rights and Labor conclude il proprio rapporto sulla situazione italiana con un dato, in apparenza positivo. Lo Stato italiano avrebbe ridotto il numero delle violazioni rispetto alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo passando dagli 83 casi del 2008 ai 69 del 2009.
Fonte:http://www.justicetv.it/index.php/news/106-usa-diritti-umani-in-italia-troppo-carcere-preventivo
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