Parlamento europeo: più garanzie alle persone LGBT


Nell'ultima seduta del Parlamento europeo è stata presentata e approvata con soli 8 voti di differenza (314 favorevoli, 306 contrari e 48 astenuti) la proposta di emendamento della Direttiva “Norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale”.

Tale Direttiva, conosciuta anche con la sigla 2005/85/CE, era già stata approvata nel dicembre del 2005 e prevedeva l’obbligo da parte dei paesi membri dell’unione di accogliere i richiedenti asilo politico, previo esame di ogni singolo caso, in virtù della Convenzione di Ginevra.

La parlamentare socialista Sylvie Guillaume, con la relazione “Riconoscimento e revoca della protezione internazionale”, ha presentato la proposta di emendamento della Direttiva che, oltre a rafforzare le garanzie dei richiedenti asilo politico, prevede maggiori garanzie e protezioni per le persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), includendole nella categoria “richiedenti asilo con bisogni speciali”.

Spesso in fuga dai loro paesi per sevizie, violenze e persecuzioni, oltre che per conflitti armati, come sta succedendo in alcuni paesi africani, le persone LGBT devono aver diritto, secondo la proposta di emendamento, a maggior sostegno, attenzione e protezione. In ogni paese membro dell’Unione, quindi, le procedure di accoglienza e assistenza dei rifugiati politici dovranno tener conto, in modo appropriato, della nuova situazione richiesta per le persone LGBT.

Nel Consiglio europeo tale proposta è rimasta fino ad ora bloccata a causa dell’opposizione di alcuni stati, quindi, dopo questa prima votazione della proposta, il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno lavorare per giungere ad un accordo nel più breve tempo possibile. Visto il gran numero di persone che, proprio in questi giorni, stanno lasciando i loro paesi per sfuggire a conflitti e soprusi, l’associazione radicale Certi Diritti sta sollecitando gli organi internazionali affinché approvino al più presto la proposta di emendamento.

MAURIZIO MARTONE

Fonte:http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=12126&Itemid=97

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