ASSOLTA LA PROF CHE PUNì IL BULLO: «HA PROTETTO LA CLASSE
di Massimo Franchi PER RIAVERE DIGNITÀ del proprio ruolo di insegnante ha dovuto attendere la sentenza di un giudice. G.V., professoressa di di Palermo, è stata assolta dal- l’accusa di «abuso nell’uso dei mezzi di correzione» dalla sentenza del gup Piergiorgio Morosini. L’insegnante di lettere della Boccone, scuola media della periferia palermitana, era stata rinviata a giudizio (rischiava due mesi di carcere) perché, ad un bulletto che vietò ad un compagno di entrare nel bagno dei maschi con l’accusa «sei gay», aveva affibbiato come punizione lo scrivere per 100 volte: «Sono un deficiente». Il caso aveva sollevato grandi polemiche sul ruolo degli insegnanti e sui metodi di affrontare il bullismo. Una risposta precisa arriva dalle motivazioni della sentenza del giudice, lette straordinariamente senza attendere di depositarle in seguito. Tredici pagine che ri-legittimano il ruolo dell’educatore e fanno gridare all’avvocato difensore Sergio Visconti: «Gli insegnanti che si impegnano con