FAMIGLIA CATTOLICA TRADIZIONALE ITALIANA


(27/05/2007) Omicidi e pedofilia. La famiglia è un laboratorio di efferatezze che dovrebbero aiutare a smitizzarla e a guardare ad essa con razionalità e oggettività. Ma non è così.
Ogni 2 giorni, 2 ore, 20 minuti e 41 secondi nelle famiglie tradizionali italiane fondate sul matrimonio si compie un omicidio (fonte: ‘Madri che uccidono’, scritto dal criminologo della Sapienza di Roma Vincenzo Mastronardi, di prossima pubblicazione). L’arma più usata è quella da fuoco. Primi nella classifica interna alla famiglia i coniugi: si ammazzano soprattutto fra loro. In un ottimo secondo posto si piazzano i genitori che uccidono i figli (e viceversa).
L’ultima spettacolare notizia degna di menzione proviene dalla cattolica terra veneta, da Rovigo per l’esattezza: il marito uccide a martellate la moglie, ferisce il figlio e poi col rasoio si taglia la gola. Il pover’uomo è in fin di vita quando scrivo. Si tratta di un direttore di banca. Per dire che i bugiardi che relegano gli omicidi familiari a sacche di ignoranza meridionale devono solamente tacere e informarsi.
Chi parla di famiglia naturale come principio fondante del diritto è un pericoloso reazionario di stampo nazista
La pedofilia. Secondo CICLOPE, il comitato interministeriale di coordinamento per la lotta alla pedofilia, il 76,4% dei reati di abusi sessuali verso minori si consuma all’interno della famiglia (70% verso bambine, 30% verso bambini, dati 2001).
Direi che è l’ora di smetterla, sia con le demonizzazioni (e certo so bene che questo articoletto usa un linguaggio demonizzante), sia con le mitizzazioni. La famiglia può essere intesa solo come un concetto umano astratto e fluido, che aiuta l’essere umano nella sua evoluzione e cambia in relazione ai tempi, alle culture, alla localizzazione. Chi parla di famiglia naturale come principio fondante del diritto è, oltre che di un’ignoranza sinceramente imbarazzante, un pericoloso reazionario di stampo nazista. Se il modello familiare da tutelare con il diritto è quello naturale (dunque legami di sangue uomo-donna e procreazione), allora torniamo tutti nelle caverne, ammazziamo i figli che nascono storpi e ripuliamo la specie umana da deboli e malati. C’è in giro una cappa di disonestà intellettuale macroscopica e aberrante, che mi sovrasta e mi toglie il fiato.

Giuliano Federico

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