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mercoledì 27 giugno 2007

La svolta a sinistra dei giovani americani

Più metà voterebbe i democratici, graditi Obama e Hillary. Sono inoltre favorevoli a nozze gay , aborto, sistema sanitario pubblico
WASHINGTON (Stati Uniti) - I giovani americani svoltano a sinistra e se fosse per loro il prossimo presidente degli Stati Uniti sarebbe certamente un democratico, probabilmente Hillary Clinton o Barrack Obama. Non solo: vorrebbero politiche nuove in tema di assistenza sanitaria e immigrazione, con l'attuazione di un vero sistema assistenziale universale e con meno restrizioni al movimento delle persone. E si dicono favorevoli ai matrimoni omosessuali e all'aborto.
IL SONDAGGIO - A scattare la nuova fotografia della generazione che si lascia alle spalle la fase teenager è un sondaggio commissionato congiuntamente dal New York Times, dal network tv Cbs e da Mtv che rivela come più della metà dei giovani di età compresa tra i 17 e i 29 anni, il 54%, intende votare per il partito democratico alle presidenziali del prossimo anno.
NOZZE GAY E IMMIGRATI - Il recupero dei democratici non è un fattore nuovo e lo dimostra anche la maggioranza, seppure esigua, ottenuta al Congresso. Il sondaggio mette però in evidenza una certa sterzata a sinistra delle nuove generazioni a stelle e strisce che si ritrovano decisamente distanti dai valori tradizionali e ridigamente conservatori ancora oggi fieramente ostentati dai repubblicani. Basti pensare ai matrimoni omosessuali: il 44% dei giovani sarebbe favorevole al riconoscimento del diritto alle nozze per persone dello stesso sesso, contro il 28% che invece si registra interpellando sullo stesso tema la popolazione nel suo complesso. O alla richiesta di un sistema sanitario diffuso e sostenuto dal governo, perorata dal 62% dei giovani, contro il 47% del dato nazionale. E, ancora, le politiche per l'immigrazione: il 30% degli under 30 dice sì a una maggiore apertura ai nuovi immigrati, a fronte del 24% rilevato tra l'intera popolazione.
SI' ALL'ABORTO - Per i giovani americani anche l'aborto non è più un tabù: vi si dicono assolutamente contrari solo in 24 su cento, mentre il 38% sostiene che dovrebbe essere permesso con restrizioni e il 37% che si dice favorevole senza particolari limitazioni.
A. Sa.
27 giugno 2007

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